Il crollo emotivo di Djokovic, sopraffatto in campo e dopo: “Non so quando giocherò di nuovo”
L'appuntamento con la storia era unico. Un treno che passa forse una volta nella vita di un tennista. Quel treno non è passato nemmeno per Federer e Nadal. Novak Djokovic aveva un peso sulle spalle incredibile, lo sapeva, lo voleva, perché tutti i grandi campioni vogliono scrivere la storia. Lui l'ha scritta già e voleva riscriverla. In un solo colpo avrebbe potuto diventare il primo a fare il Grande Slam dal 1969 e avrebbe staccato Federer e Nadal nella classifica dei tennisti con più Slam vinti. Alla finale però è arrivato stanchissimo, dopo un anno faticoso, intenso, stressante, vincente e un torneo massacrante. La fatica si è fatta sentire tutta insieme e Medvedev, che ha giocato una partita strepitosa, lo ha sconfitto in tre set. Le difficoltà emotive del numero 1 si sono viste già durante l'incontro quando a un cambio di campo ha avuto un crollo emotivo.
Maggiormente la commozione di Djokovic è risaltata durante la premiazione, il serbo si è sciolto e ha ringraziato il pubblico, che generalmente non lo ama che vorrebbe: "Mi avete fatto sentire speciale". E in conferenza stampa ha aggiunto: "Tutto questo supporto non lo dimenticherò mai".
In conferenza stampa Djokovic ha parlato delle sue emozioni e ha detto che aver giocato questa finale è stata una liberazione, naturalmente c'è tanto dolore sportivo per averla persa, ma averla giocata è quasi una liberazione perché lo stress di questi ultimi mesi è stato enorme: "Mi sento sollevato. Non è un vero e proprio sollievo, ma è stato così quando l'ultimo punto è finito. La pressione e le aspettative erano enormi prima e durante questo torneo. Non importa quanto mi sforzassi e riuscissi a rimanere nel momento presente, concentrato sul passo successivo, l'intero processo è molto estenuante. Mi sento deluso e triste perché è stata persa una grande opportunità. L'amaro in bocca resta".
"Voglio stare più tempo in famiglia"
E poi dopo aver parlato nuovamente della finale ha chiuso la conferenza stampa anticipatamente quando gli è stato chiesto del suo futuro e dei prossimi tornei. Djokovic ha sottolineato che lui oltre a essere il numero 1 del mondo è anche un padre e un marito e vorrebbe passare un po' più di tempo a casa: "Certo, la vita è completamente diversa, sono sia un marito che un padre, ho altre priorità quando la vita è vista nel suo insieme. Vorrei stare di più con i bambini, l'ho promesso a me stesso perché stare lontano da loro mi fa molto male".
Djokovic: "Non ho piani per il futuro"
Il futuro di Djokovic ora è molto incerto. Lo sforzo enorme che ha fatto negli ultimi mesi lo sente su fisico e mente. Adesso è difficile dire quando tornerà in campo il numero uno del mondo. C'è chi addirittura ritiene che possa tornare nel 2022, ma è difficile immaginarlo fuori dalle ATP Finals. La rinuncia a Indian Wells è probabile, ma si può pensare che possa essere in campo a Bercy. Perché ora con il successo ottenuto agli US Open, Daniil Medvedev ha la chance anche di soffiare il numero uno a serbo, che con 3 Slam vinti vuole chiudere il 2021 davanti a tutti. Per ora non ci sono certezze: "Non ho piani per il futuro, assolutamente niente. La mia mente è solo qui a New York", ha detto in conferenza dopo la finale.