Iga Swiatek svela quanto ha speso in avvocati per il caso doping: “Pensate a chi guadagna di meno”
Dopo il post con cui aveva annunciato in un video postato su Instagram di essere risultata positiva ad un controllo antidoping nello scorso agosto ed aver accettato la sospensione di un mese comminatale dall'ITIA, l'ex numero uno al mondo del tennis femminile Iga Swiatek (attuale seconda dietro Aryna Sabalenka) ha fatto la sua prima apparizione pubblica in un'intervista in un programma televisivo molto famoso in Polonia. La 23enne di Varsavia, vincitrice di cinque prove del Grande Slam, ha rivelato i costi che ha dovuto sostenere per difendersi dall'accusa di doping intenzionale: "Ho guadagnato molto e posso permettermi di spendere soldi per la mia difesa senza batter ciglio. Questo fatto sicuramente ha aiutato. Ho speso circa 70mila dollari per un avvocato americano e 15mila euro per esami e test". Dunque poco più di 80mila euro totali al cambio.
Iga Swiatek e le cifre pagate per difendersi: "Le dico per far capire i problemi di chi guadagna di meno"
"Ho perso anche il mio premio in denaro a Cincinnati, ma a dire il vero non mi importava – ha continuato la Swiatek – La cosa più importante era dimostrare la mia innocenza. Ho indicato questi importi in modo che le persone siano consapevoli dei problemi affrontati dagli atleti che non guadagnano tanti soldi come me, o che praticano altri sport in cui i guadagni sono molto più bassi".
Iga ha raccontato lo shock nell'apprendere della sua positività alla trimetazidina, sostanza che poi il tribunale dell'International Tennis Integrity Agency ha ritenuto – su ricostruzione dimostrata dalla stessa tennista e confermata dalla casa produttrice del prodotto – essere contenuta per errore in una fiala di melatonina: "La mia reazione è stata molto violenta. Era un misto di confusione e panico. Non sono riuscita a finire di leggere l'email perché stavo già piangendo. I miei agenti erano con me perché eravamo ad un servizio fotografico. Mi hanno detto che la mia reazione era come se qualcuno fosse morto o fosse successo qualcosa di grave alla sua salute".
"Il mio caso è completamente diverso da quelli di Simona Halep e Jannik Sinner"
La Swiatek ha sostenuto la differenza della sua vicenda rispetto a quelle di Simona Halep (stangata) e Jannik Sinner (assolto, con ricorso pendente della WADA al TAS): "So che le persone confrontano automaticamente questa situazione con altre. Il punto è che ciascuno di questi casi è completamente diverso. E anche il processo per dimostrare l'innocenza sarà diverso. È difficile per me confrontare il mio caso con i casi di Sinner e Halep. Penso che questo sia più un problema per ITIA che per il giocatore. Il mio destino, come quello degli altri, è nelle loro mani e sono loro a decidere come andrà a finire ogni caso. Le reazioni dei miei colleghi? Senza dubbio ho ricevuto più sostegno che condanna, soprattutto nei messaggi privati. Ho parlato con molti giocatori e la maggior parte di loro mi ha detto che è la loro paura più grande, che gli possa succedere qualcosa del genere. Ho sentito sostegno e comprensione da loro, e penso che la maggior parte degli atleti capisca che questo può succedere anche a loro. Ma, naturalmente, ci sono delle eccezioni".