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I consigli inaspettati di Djokovic a Sinner: “Sono corso in campo a lavorarci”

Jannik Sinner protagonista di risultati importanti nel torneo ATP di Barcellona, è tornato a parlare dell’incrocio con Novak Djokovic a Montecarlo. Dopo la sconfitta contro il serbo, il talento italiano ha ricevuto una serie di consigli dal numero uno al mondo. Oro colato per il classe 2001 che non ha perso tempo.
A cura di Marco Beltrami
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Jannik Sinner ha conquistato i quarti di finale dell'Atp 500 di Barcellona, dopo aver battuto per la terza volta in pochi mesi Bautista Agut. Il 19enne italiano continua a dare segnali di crescita, confermando di avere margini di miglioramento enormi. Dopo il trionfo sullo spagnolo e alla vigilia dell'ostico incontro contro Rublev, Sinner è tornato su quanto accaduto a Montecarlo, dove è stato eliminato dal numero 1 al mondo Djokovic. Proprio quest'ultimo dopo il match ha dato una serie di consigli al suo giovane collega, per migliorare il suo tennis. Oro colato il classe 2001.

"Jannik Sinner è il futuro, anzi anche il presente del tennis". Così ha parlato Novak Djokovic dopo l'incontro vinto contro l'azzurro nel secondo turno del Masters di Montecarlo della scorsa settimana. Un'investitura quella del numero 1 al mondo che non può che inorgoglire Sinner, protagonista sulla terra rossa di Barcellona, dove sfiderà il russo Rublev per tentare l'accesso in semifinale. Per ora Jannik, numero 19 ATP, si è tolto la soddisfazione di superare per la terza volta in altrettante sfide Bautista Agut, 11° giocatore al mondo. E chissà che i consigli preziosi ricevuti proprio da Djokovic dopo l'incrocio di pochi giorni fa, non siano serviti per fare un altro step in avanti.

Nel post-partita degli ottavi di finale di Barcellona infatti, Sinner ha svelato quanto accaduto dopo la sconfitta con Djokovic nel Principato. Nole ha voluto dare al suo avversario, con il quale in passato ha condiviso il campo di allenamento alcune dritte: "Riccardo (Piatti, il coach di Sinner, ndr) lo conosce bene perché lo ha allenato quando aveva la mia età ora. Conosce bene abbastanza bene il team e devo dire che Novak è stato gentile a darmi questi consigli che poi ovviamente siamo andati subito in campo a provare e fare meglio. Quando ti dice l’avversario cosa ha visto e soprattutto il numero 1 al mondo, ti fa pensare e ci lavori sopra. Quello che mi ha detto non lo dico, sono cose nostre sennò lo sanno tutti i giocatori. Vi lascio un po’ in dubbio".

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