Gli scommettitori stanno creando scompiglio al Challenger di Napoli in un clima molto strano

Il tennis questa settimana fa tappa a Napoli, dove si gioca un ricco challenger, con un montepremi di 181mila euro. Un tabellone di tutto rispetto con Darderi testa di serie numero 1 e giocatori dal grande passato come Warwinka e Coric, oltre a tanti giovani che cercano di fare il salto di qualità. Ma questo torneo, però, è anche contrassegnato da un problema non da poco: le scommesse, o meglio gli scommettitori che si piazzano sugli spalti e si fanno sentire con forza a favore di questo o quel giocatore e rischiano di condizionare anche l'andamento delle singole partite. Dopo il caos di Fonio-Berrettini animi caldi anche in Passaro-Ymer e soprattutto al termine di Pellegrino-Evans.
L'episodio di Fonio-Berrettini
Nel lunedì del torneo challenger di Napoli del 2025 è accaduto qualcosa di anomalo durante la partita di qualificazione tra Giovanni Fonio e Jacopo Berrettini. Il fratello di Matteo era avanti 5-2 al terzo, ma è stato sconfitto al tie-break ed ha mancato l'accesso al tabellone principale. Proprio nel tie-break è accaduto qualcosa di davvero brutto. Dei tifosi hanno disturbato il giocatore romano quando era avanti 5-3 e Berrettini ha sbagliato un diritto ampiamente alla portata. Errore che gli è costato caro. Poco dopo ha perso tie-break e incontro. Addio tabellone principale, con relativo sfogo.
Pubblico caldo per Passaro-Ymer
Il caso è spinoso, il problema è grosso, e non è relativo solo al torneo Challenger di Napoli. Gli scommettitori sono furiosi già sui social, offendono, minacciano, talvolta pure di morte, come purtroppo è successo al francese Bouquier. In alcuni tornei challenger questa è la prassi. Tifo caldissimo, acceso, sopra le righe, così è pure a Napoli dove nella seconda giornata il tifo è stato focoso per Passaro-Ymer.
Tifo calcistico, quasi di stampo sudamericano, con cori a favore dell'italiano, inneggiato quasi come fosse un campione del Napoli di calcio, dei tempi d'oro. Qualche coro, in avvio, pure per lo svedese, che nel corso del primo set è stato particolarmente disturbato anche al servizio, tanto da far intervenire l'arbitro che ha invitato gli spettatori a non parlare e a non disturbare i giocatori durante i punti o prima del servizio. Più di uno intervento è stato fatto da parte del giudice di sedia. Una serie di annunci a cavallo dei set o al termine o prima delle partite sono stati effettuati tramite l'altoparlante. Nel terzo set c'è bagarre vera. Si battaglia sul campo e sugli spalti. Chiaramente, anche nel terzo set, il tifo è maggiore per l'italiano ma quando vince Ymer si sentono i suoi sostenitori, che non sono affatto pochi.
Polemiche dopo Pellegrino-Evans
Quegli annunci nei quali si invitavano gli spettatori a sostenere i propri beniamini, ma senza esagerare, non sono stati raccolti. Tifo acceso per Wawrinka, ci sta essendo stato un campione, bagarre in Passaro-Ymer e pure in Fonio-Svircina. Caos vero in Pellegrino-Evans, una delle partite più attese che ha visto protagonista un tennista italiano e un giocatore inglese dal gran passato. Nel terzo set accade di tutto. Pellegrino vola sul 5-0. Evans rimonta in modo incredibile e si porta sul 5-4, poi perde il servizio e dunque l'incontro. Quando Pellegrino vince esulta in modo rabbioso contro alcuni spettatori che evidentemente sostenevano e in modo acceso l'inglese e la sua rimonta. Gli annunci in questo caso non sono serviti a niente. I dubbi sulle scommesse aleggiano. Il clima è strano. Perché a nessuno piace questo caos, ma sembra quasi costretti a conviverci.
Il precedente di Brancaccio
Bisogna partire da un punto. Le scommesse nel tennis sono legali, non da oggi e non solo in Italia. Si può giocare su tutto. Dal risultato finale di una partita, ma anche su un set o sul numero di game totali. A Napoli lo scorso anno ci fu la denuncia di Raul Brancaccio che si sfogò contro chi aveva scommesso contro di lui e aveva fatto tifo contro in modo feroce. Una denuncia che non passò affatto inosservata.