Gli applausi di Djokovic a Musetti, un’investitura sul centrale del Roland Garros
Tutti in piedi, anche Novak Djokovic. Lorenzo Musetti è uscito dal campo Philippe Chatrier dello Stade Roland Garros tra la standing ovation del pubblico e del suo avversario. Un tributo doveroso per il giovane talento italiano che ha sfoderato una prova eccezionale, e ha spaventato il numero uno al mondo vincendo i primi due set e arrendendosi poi anche ai problemi fisici nel quinto, in cui si è ritirato. Il bel gesto di Nole ha il peso di un'investitura: il futuro è tutto di Musetti (e di Sinner).
Qui si va oltre il proverbiale "onore delle armi". Il tributo che tutto il centrale del Roland Garros ha riservato a Lorenzo Musetti fotografa in maniera perfetta il torneo disputato dal classe 2002 di Carrara, alla prima esperienza nello Slam parigino. Per due set ha sfoderato un tennis sontuoso, vincendo due set contro la testa di serie numero uno del torneo, incapace a tratti di trovare contromisure al suo più giovane avversario. Alla lunga Musetti ha dovuto farei i conti anche con le fatiche eccessive, e quasi fisiologiche, considerando la sua scarsa esperienza a giocare match di 5 set (dopo quello vinto su Cecchinato). Ecco allora che Nole è riuscito a rimontare, portandosi avanti anche nel quinto e decisivo parziale.
Musetti a quel punto è stato costretto ad alzare bandiera bianca, non riuscendo a proseguire il suo comunque superlativo match. Dopo il suo ritiro, tutti gli hanno dedicato un tributo, come in occasione delle uscite di scena dei più "grandi". Anche Djokovic non ha esultato per la vittoria e si è fermato invece a ridosso della sua panchina per applaudire, in piedi, Musetti. Un gesto di grande sportività e fair play, e che rappresenta un'investitura per il ragazzo italiano. Musetti ha dimostrato di avere nelle corde colpi eccezionali e margini di crescita importante. Sentiremo parlare a lungo di questo talento azzurro e del suo "gemello" Sinner.