Giovanni Mpetshi Perricard è il nuovo bombardiere del tennis: quasi ingiocabile a causa del servizio
Quando si risponde al servizio di Giovanni Mpetshi Perricard bisogna fare molta attenzione. Il rischio, molto concreto, non è solo quello di subire un ace ma anche di essere colpiti come accaduto a Ben Shelton a Basilea. L'americano ha potuto constatare la potenza della battuta del francese rimediando una discreta botta. Un vero e proprio bombardiere il classe 2003 che dopo il trionfo in Svizzera è diventato il numero 31 al mondo. Al momento nessuno serve come Mpetshi Perricard, a tratti ingiocabile quando è in battuta.
Mpetshi Perricard impressionante al servizio, i numeri della sua battuta
I numeri collezionati da questo ragazzone di 203 cm sono impressionanti. A Basilea ha piazzato complessivamente 109 ace, mantenendo il servizio per circa una 60ina di game senza mai perderlo e concedendo solo 3 palle break. La cosa più impressionante è la velocità della sua battuta: basti pensare che la velocità media della seconda di servizio, che i tennisti tendono a rischiare meno per non incappare in doppi falli, nelle ultime 5 settimane è stata addirittura di 198 km/h, praticamente quanto la prima della maggior parte dei giocatori, o poco meno.
L'impressionante media di Perricard al servizio, quanto è veloce la sua battuta
Infatti è stato analizzato che è l'equivalente più o meno della media del primo servizio di Shelton, un altro giocatore dotato di un servizio poderoso (a Wimbledon ha fatto registrare 246,2 km/h). Per non parlare poi del paragone con Hurkacz, uno dei migliori battitori in circolazione. La sua velocità media del primo servizio è di quasi 205 km/h. Questa la dice lunga sull'incisività della battuta è arrivato appunto uno dei due successi ATP.
Basti pensare che contro Shelton, Perricard ha servito anche una prima a 235 km/h. E chissà che il francese non metta nel mirino il record di John Isner di 253 km/h, fatto registrare in Coppa Davis nel 2016. Questo il servizio più potente della storia a livello ATP (escludendo quindi i 264 km/h di Sam Groth nel Challenger Busan). La cosa che impressiona del servizio di Perricard non è solo la potenza ma anche la capacità di variare direzione e di trovare soluzioni diverse: quando prova il kick la palla ha un rimbalzo altissimo, micidiali poi in particolare i suoi servizi al corpo. Basta chiedere a Shelton, al quale le mani colpite fanno ancora male…