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“Gianni Clerici non può più intervenire”: Pietrangeli svela le condizioni attuali del giornalista

L’ex campione di tennis Nicola Pietrangeli svela come sta Gianni Clerici dopo l’ictus che lo ha colpito: non ascolteremo più il popolare giornalista.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il grande pubblico conosce Gianni Clerici per le telecronache di tennis: la coppia con Rino Tommasi ha definito uno stile unico e mai più replicabile, perché inimitabili erano le caratteristiche dei due interpreti. Enciclopedico e cartesiano Tommasi, affabulatore e visionario Clerici. Numeri e parole, tabellini e gesti bianchi, ComputeRino e Dottor Divago: questa è stata per decenni la ricetta vincente dei due giornalisti, il cui affiatamento andava ben oltre il microfono, cementato da una grande amicizia.

È da qualche anno che le loro voci non si sentono più in telecronaca, ma intanto Clerici – 91 anni compiuti lo scorso luglio – ha continuato la sua intensa attività di scrittore, dando alle stampe nel 2020 la sua ultima opera, ‘2084. La dittatura delle donne'. Parliamo del resto di un uomo poliedrico come pochi: ex tennista, corrispondente di quotidiani, scrittore e saggista con una produzione sterminata, unico italiano assieme a Nicola Pietrangeli inserito nella International Tennis Hall of Fame.

Ed è proprio l'ex campione di tennis, di tre anni più giovane, a svelare al magazine ‘Men on wheels' che non ascolteremo più l'inconfondibile voce di Clerici, né leggeremo più i suoi pezzi. Il due volte vincitore del Roland Garros è stato intervistato per commentare il caso Djokovic – severo il suo giudizio, "ha voluto fare il furbetto, per fortuna ci sono ancora Paesi che fanno rispettare le regole" – e ha parlato anche di Clerici, dando notizie purtroppo non buone sul suo stato attuale di salute.

"Sono dispiaciuto che non possa più intervenire il mio amico Gianni Clerici, che è un esempio per tutti, lui è la storia del tennis – ha detto Pietrangeli – È ricoverato da un paio di mesi, dopo l’ictus che lo aveva colpito precedentemente. Sono in contatto con la famiglia e, come dire, ‘non è più nel suo piatto'. Con lui, quando sarà, se ne andrà un pezzo del tennis mondiale. È stato un grandissimo personaggio, non come quelli di oggi. Tennista, scrittore, poeta, con una storia lunghissima e di gradissimo spessore. Basterebbe sfogliare il suo libro ‘500 anni di tennis'. Lo hanno battuto all’asta a Londra a 1500 sterline. Chi scrive di tennis oggi dovrebbe ricordarlo".

Era stato lo stesso Clerici, proprio in occasione della pubblicazione del suo ultimo romanzo, nel giugno del 2020, a raccontare come stava allora, dopo l'ictus che lo aveva colpito tre mesi prima: "Non è stata una cosa piacevole – aveva detto lo Scriba, come amava definirsi, all' Huffington Post –Non riuscivo più a parlare, non riuscivo più ad articolare le parole. Speriamo che mi riprenda completamente, come dicono i medici. Mi lasciano scrivere ogni tanto, al giornale sono molto gentili. Scrivo a mano e poi copio col computer, non posso fare altrimenti, faccio ancora troppi errori perché ho le mani troppo fredde".

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