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George Floyd, la protesta della stella del tennis Coco Gauff: “Sono la prossima?”

Tra i tanti sportivi che hanno fatto sentire la propria voce dopo la morte di George Floyd negli Stati Uniti, spicca la protesta di Coco Gauff. La giovane stella del tennis ha pubblicato un tweet con un video di alcune vittime di colore della polizia, accompagnato da una provocazione: “Sarò la prossima?”.
A cura di Redazione Sport
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Dal mondo dello sport continuano ad arrivare messaggi di protestata dopo la morte di George Floyd, il 46enne afroamericano ucciso da un poliziotto che l'ha immobilizzato facendo pressione sul collo con un ginocchio fino a causarne il soffocamento. Da Lebron James a Lewis Hamilton, fino all'ex NBA Stephen Jackson, amico della vittima, sono stati decine gli sportivi che hanno condannato quanto avvenuto a Minneapolis.

Tra le prese di posizione più significative, quella di Coco Gauff, giovane stella del tennis (classe 2004) che attraverso i propri canali social ha manifestato apertamente il suo dissenso. Su Twitter ha cambiato l'immagine del proprio profilo scegliendo il logo del ‘Black power' e ha postato un video, accompagnato dall'hashtag #blacklivesmatter, nel quale sono mostrate in sequenza alcune delle vittime di colore della polizia più celebri negli Stati Uniti, seguite da una domanda provocatoria: "Sarò la prossima?".

Nel video, Coco Gauff spiega la propria battaglia personale: "Questo è il motivo per cui sto usando la mia voce per combattere il razzismo. Io sto usando la mia voce: voi farete lo stesso?". È un messaggio potente e rilevante quello inviato dalla tennista americana. Perché, con i suoi 16 anni, è già considerata il simbolo della nuova generazione del tennis, sport nel quale non sempre i campioni più riconosciuti hanno assunto posizioni nette su tematiche di grande importanza sociale. La stessa Coco, in un tweet di due giorni fa, raccontava la sua missione extra-campo: "Prometto che userò sempre le mie piattaforme social per aiutare il mondo a diventare un posto migliore". Far sentire la propria voce, in questo senso, è il primo passo.

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