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Gasquet non si arrende: “Quando arriveremo a 50 anni chiamerò Nadal, adesso non sono sicuro”

Richard Gasquet si è ritirato lo stesso giorno di Rafa Nadal, dopo 18 sconfitte su 18 incontri tra i due. Ma il francese non si arrende e vuole la rivincita. Non adesso… “Quando arriveremo a 50 anni lo chiamerò per provare a fare un’altra partita, rimarrò in forma e cercherò di batterlo”.
A cura di Paolo Fiorenza
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"La probabilità era bassa… è una coincidenza piuttosto incredibile", ha sorriso Richard Gasquet, commentando il fatto che giovedi scorso si sia ritirato dal tennis appena prima che lo facesse Rafa Nadal. Il campione spagnolo ha dunque continuato a ‘perseguitare' il francese anche sui titoli di coda della loro carriera. Una carriera svoltasi in parallelo, visto che sono nati entrambi 38 anni fa, a 15 giorni di distanza l'uno dall'altro: più anziano Nadal, nato il 3 giugno 1986, mentre Gasquet festeggia il compleanno il 18 giugno. Un numero quest'ultimo che è lo stesso degli incontri che hanno giocato i due, 18, che peraltro coincide anche con le vittorie del maiorchino, a fronte dello zero alla voce dei successi di Richard. Un massacro a senso unico, questo è stata la storia della loro rivalità, ma Gasquet non si arrende e ‘minaccia' il vincitore di 22 prove del Grande Slam: "Quando arriveremo a 50 anni lo chiamerò per provare a fare un'altra partita, rimarrò in forma e cercherò di batterlo. Aspetterò ancora un po' perché al momento non sono sicuro di poterlo battere…".

Il bilancio degli scontri diretti tra Richard Gasquet e Rafa Nadal: 18-0 per lo spagnolo
Il bilancio degli scontri diretti tra Richard Gasquet e Rafa Nadal: 18-0 per lo spagnolo

Gasquet vuole la rivincita con Nadal dopo 18 batoste: promette di chiamarlo a 50 anni

Gasquet scherza, ma non troppo. Non deve essere facile per un giocatore forte e talentuoso come il francese, uno dei rovesci più belli mai visti, ex numero 7 al mondo, tre semifinali tra Wimbledon e US Open, non essere riuscito a vincere neanche una volta in ben 18 match contro quel diavolo di Nadal, pur considerando la grandezza dello spagnolo. E allora Richard continuerà ad allenarsi, sperando che da qua a 12 anni quel divario possa colmarsi, magari complici gli acciacchi dello spagnolo. Quel giugno del 2036 comporrà il numero di Rafa e gli lancerà la sfida, in campo da vecchi amici ma per darsele ancora, come Rocky e Apollo. Sperando di riuscire stavolta a darlo lui il cazzotto da KO.

Uno dei 18 saluti a fine partita tra Gasquet e Nadal: il francese sempre a capo chino
Uno dei 18 saluti a fine partita tra Gasquet e Nadal: il francese sempre a capo chino

Oscurato in campo ed oscurato anche nel giorno del suo ritiro, visto che ovviamente l'annuncio di Nadal si è preso le prime pagine in tutto il mondo e nessuno ha fatto caso al fatto che c'era qualcun altro che aveva deciso lo stesso giorno di appendere la racchetta al chiodo. È vero, "la probabilità era bassa… è una coincidenza piuttosto incredibile", ma a volte la vita scrive sceneggiature incredibili: "Mi ha fatto sorridere, è stato divertente. Non me l'aspettavo affatto – ha continuato Gasquet – Per me è successo un po' prima, la mattina. Per fortuna sono riuscito ad anticiparlo di qualche ora. È stato bello, sono io che l'ho detto prima…". Il che non ha impedito al maiorchino di metterlo in ombra, ancora una volta, come è avvenuto sempre sul campo.

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