Fognini vive il momento più buio della sua carriera: “La classifica è andata a putt…”
Archiviato il Miami Open, con la sconfitta in finale di Sinner per mano di Medvedev, il programma del tennis internazionale non si ferma. In Portogallo, si gioca il torneo dell’Estoril, in cui sono impegnati diversi tennisti italiani. La prima giornata di partite ha già dato verdetti importanti. Belle vittorie infatti per Cecchinato e Fognini, che si affronteranno ora in un derby degli ottavi di finale.
Se il Ceck ha superato Schwartzman, testa di seria numero 7, il tennista ligure ha battuto in scioltezza il connazionale Giannessi proveniente dalle qualificazioni. Sulla terra rossa portoghese si sono rivisti sprazzi importanti del migliore Fognini, che ha potuto contare anche sul sostegno dei tifosi che a fine gara hanno chiesto a gran voce autografi.
Il giocatore italiano ha interrotto così una striscia negativa importante di 4 sconfitte di fila, trovano la seconda vittoria nelle ultime 9. Dopo essere uscito all’esordio a Santiago e nei due Masters di Indian Wells, Fabio si è mostrato in grande spolvero, dimostrando la voglia di dire ancora la propria anche a quasi 36 anni.
Scivolato fino alla 97a posizione nella classifica ATP, Fognini non vuole mollare ed è pronto a risalire la china. La sua intervista nel post-match è infatti emblematica: senza troppi giri di parole, l'azzurro che sulla terra battuta ha trovato i successi più importanti della sua carriera è consapevole delle difficoltà e vuole uscirne: "Ho bisogno di partite e vittorie. La mia classifica è andata a puttane. Sono nel momento peggiore della mia carriera. A 36 anni sento di avere ancora il livello per migliorare la mia classifica. In una buona giornata posso battere tutti".
D'altronde già Flavia Pennetta, grande gloria del tennis italiano e compagna di Fognini, ai microfoni di Fanpage è stata sibillina su questo argomento: "Quando cambiano un po’ gli equilibri e l’età avanza, recuperi diversamente, non sei più veloce come prima e fai più fatica. Però dall’altra parte c’è sempre quel talento che non si vede tanto nel circuito. Si vede molta più forza, molta più potenza, con più capacità fisica e meno tecnica. Per questo giocatori come Fabio sono giocatori che divertono molto".