Fognini show al Roland Garros: “discoteca”, lite con l’arbitro e pugni alla racchetta
Fabio Fognini è sceso in campo per il match del terzo turno del Roland Garros contro Delbonis. Un incontro che si è rivelato sin da subito complicato per l'azzurro, in giornata no, e sconfitto in 3 set da un avversario contro il quale in precedenza aveva vinto cinque volte su sette. Il ligure, come spesso accade, ha conquistato la scena per una serie di siparietti in campo: prima le battute sul pubblico troppo rumoroso, poi il battibecco con l'arbitro e infine i pugni sulla racchetta costatogli il taglio sulle dita.
Il pomeriggio particolare di Fabio Fognini è iniziato con un simpatico botta e risposta con alcuni tifosi. Alle spalle del giocatore italiano un gruppo di appassionati non si sono resi conto di far troppo rumore. Ecco allora che il tennista ligure si è fermato provando a richiamare la loro attenzione anche con gesti plateali. Sorriso sulle labbra per Fognini che poi si è rivolto all'arbitro chiedendo "Ma c'è una discoteca?".
Dopo la ripresa, non poteva mancare anche uno scambio di vedute con l'arbitro. In particolare Fognini ha ricevuto un warning per una presunta parola di troppo. Il giocatore italiano si è lamentato, dicendo di aver solo sussurrato. Una situazione che effettivamente, se venisse sanzionata in ogni partita, porterebbe a centinaia di "avvertimenti" da parte degli ufficiali. Ne è iniziato un botta e risposta con l'ufficiale che è proseguito anche più tardi.
Fognini, che si è sentito preso di mira dal giudice di sedia, che aveva fermato il gioco per il movimento tardivo di un raccattapalle in italiano gli ha rivolto un perentorio "Smettila di fare ste robe". In chiusura un Fognini molto nervoso e a tratti irriconoscibile, si è lasciato andare anche ad un gesto rabbioso. Racchetta presa a pugni in stile Khachanov e ferita sulle dita per l'azzurro costretto al ricorso al medical time-out, e alle cure del medico in campo. Una giornata decisamente no confermata a più riprese anche dal diretto interessato che ad un certo punto ha anche urlato "Sono una capra".