Fognini dà del bugiardo a Nadal, poi nella notte arrivano i messaggi: “Pagliaccio, ma chi sei?”
In un mercoledì londinese – sul glorioso campo centrale di Wimbledon – Rafa Nadal ha scritto un'altra pagina superba della sua meravigliosa carriera, che con 22 titoli del Grande Slam vinti, due in più dei suoi eterni rivali Djokovic e Fededer, lo mette in prima fila tra i candidati a più grande tennista della storia. Nel quarto di finale giocato e vinto al quinto set contro l'americano Taylor Fritz, il 36enne campione spagnolo ha dato prova di resilienza oltre l'immaginabile, rifiutandosi di accettare la sconfitta pur essendo infortunato e non prestando ascolto agli espliciti inviti fattigli dal padre, presente in tribuna, di ritirarsi.
Nadal, che già deve convivere con una grave patologia cronica al piede sinistro, la sindrome di Muller-Weiss, che combatte con iniezioni per desensibilizzare l'arto, ha accusato problemi nel corso del primo set del match contro Fritz, un infortunio agli addominali che ha invertito bruscamente l'inerzia della partita: da 3-1 e 0-30 sul servizio del suo avversario, il maiorchino ha perso 4 game di file e il set per 6-3. Il suo destino sembrava segnato ed invece Nadal ha scelto di restare in campo, tra servizi a velocità ridotta e smorfie di sofferenza, con un Fritz che portatosi poi nuovamente avanti 2 set a 1, si è poi inchinato alla grandezza del mancino iberico, che si imposto nel tripudio del pubblico al super tie-break del quinto set.
Adesso per lui si pone il problema del recupero prima della semifinale di domani contro lo scatenato Nick Kyrgios. "Qualcosa a livello addominale non funziona – ha spiegato Nadal dopo la partita – Ho dovuto trovare un modo per servire in maniera diversa. Ho pensato parecchie volte che non sarei riuscito a finire il match. Sì, dal mio box mi avevano detto di ritirarmi, è qualcosa che ho fatto un paio di volte nella mia carriera. Ma lo odio. Odio ritirarmi. Non so ancora se giocherò con Kyrgios, non posso rispondere adesso, farò degli esami e solo dopo quelli deciderò".
È chiaro che contro il caldissimo Kyrgios di questo periodo servirà un Nadal vicino al suo massimo, perché è sicuro che l'australiano sarà meno pietoso di Fritz. Lo statunitense davvero non è riuscito ad approfittare di un'occasione d'oro, non essendo capace di cambiare le sue trame di gioco per sfruttare le difficoltà dello spagnolo. I media iberici hanno celebrato con grande enfasi l'ennesima impresa dell'immortale Rafa, ma non tutti sono d'accordo con questa narrazione e raccontano tutta un'altra storia.
Nel dopo partita i tifosi di Djokovic sono passati all'attacco e hanno spazzato via dalla tela il dipinto di Nadal esempio di resilienza e sportività. Secondo loro l'infortunio è stato tutta una messinscena che per lo spagnolo non sarebbe nuova quando è sotto nel punteggio, allo scopo di confondere l'avversario e trarre comunque il massimo profitto dalla situazione a danno dell'altro: se avesse perso avrebbe avuto un alibi, oltre a togliere prestigio alla vittoria di Fritz, se avesse vinto – come è accaduto – lo avrebbe fatto da infortunato, aggiungendo un altro capitolo al racconto epico della sua carriera. Insomma una situazione in cui aveva tutto da guadagnare.
Ma le pesanti insinuazioni su Nadal non sono arrivate solo da tifosi, ma anche da un collega dello spagnolo, il nostro Fabio Fognini. Il 35enne tennista sanremese nella tarda serata di ieri ha postato una storia su Instagram in cui sottolineava la frase "da infortunato" in un titolo sulla vittoria di Nadal, commentando "sicuro…", con tanto di orario di durata del match – 4 ore e 20 minuti – messo in bella mostra. E poi l'accusa esplicita che fosse tutto finto: "Ragazzi smettetela di credere a tutto quello che leggete, per favore!!!".
L'attacco al campione iberico non è tuttavia rimasto senza conseguenze, visto che al suo risveglio stamattina Fognini si è ritrovato inondato di commenti aggressivi di tifosi di Nadal, scritti sotto l'ultimo post della sua timeline di una settimana fa, in cui gli danno del "pagliaccio" e quant'altro. "Ma tu chi sei?", "Gente solo gelosa e invidiosa, in cerca di attenzioni", "Che atto senza classe, nessun collega fa questo ad un altro collega", fino ad arrivare alla sentenza finale, che tira in ballo un altro azzurro di un altro sport: "Sei il Cassano del tennis". E chissà se Nadal avrà modo lui stesso di replicare ad un attacco così frontale.
Peraltro, resosi conto del putiferio scatenato, oggi Fognini ha fatto marcia indietro con un'altra storia su Instagram, in cui – sia in italiano che in spagnolo, vista l'eco avuta anche nella patria di Nadal – ha accusato i media di aver travisato il suo pensiero: "Cari amici giornalisti, tengo a precisarvi con queste due semplici righe che MAI E POI MAI ho fatto riferimento a un campione come Rafa. E mai me lo potrei permettere!!! È ora di smetterla di scrivere e riportare tutto quello che volete e in maniera SBAGLIATA. Detto ciò auguro a Rafa e al suo Team in bocca al lupo per questa finale di Wimbledon".