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Federer, Agassi e le leggende del tennis mondiale registrano un video per Sinner: “So come ti senti”

Le leggende del tennis celebrano lo storico traguardo raggiunto da Jannik Sinner, primo tennista italiano a raggiungere la vetta del ranking mondiale nella storia.
A cura di Vito Lamorte
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Le leggende del tennis celebrano lo storico traguardo raggiunto da Jannik Sinner, primo tennista italiano a raggiungere la vetta del ranking mondiale. "Nessuno merita il numero uno più di te”, con queste parole Andre Agassi ha celebrato lo storico traguardo raggiunto dall'azzurro, che dal 10 giugno è divenuto ufficialmente il primo italiano nella storia del tennis a raggiungere la vetta del ranking mondiale.

Agassi ha aperto così il video pubblicato dai profili ufficiali dell'ATP Tour: “Ehi Jannik, sono André. Voglio congratularmi con te per esser diventato il tennista numero uno al mondo. Questo è uno straordinario traguardo e credo che non ci sia qualcuno che lo meriti più di te. Se l’universo avesse un torneo di tennis, la Terra sceglierebbe te".

Federer omaggia Sinner: "Sono sicuro che ti sentirai felice"

Oltre all'ex tennista francese ci sono tanti altri ex numeri uno come Roger Federer, John McEnroe, Andy Murray, Andy Roddick e Stefan Edbger che hanno omaggiato Sinner nel video con parole davvero belle ed emozionanti.

Federer ha speso parole bellissime per il tennista italiano: "Hey Jannik, congratulazioni per essere diventato il nuovo numero uno al mondo. Sono sicuro che ti sentirai felice e molto orgoglioso per quello che stai facendo. Sono sicuro che l'Italia ti ama in questo momento dato che sei il primo tennista ad essere numero 1. È incredibile. Sei una bella persona e un grande giocatore, ti auguro il meglio". 

Sinner ha ripubblicato il video sui suoi profili con un cuore a corredo. Il n.1 ATP intervistato al Tg1 ha dichiarato: "Essere n. 1 è una responsabilità bella e sana. Adesso la parte fisica sarà ancora più importante, e sul campo dovrò cercare di essere più imprevedibile. Non siamo delle macchine o robot. Ognuno di noi può sbagliare. Io cerco di guardare prima a me stesso per capire se ho sbagliato oppure no, e se così non fosse, scelgo di perdonare, perché tutti possiamo fare errori".

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