Errani e Vinci, trionfo a Auckland per aprire il 2015
Meglio di così non poteva iniziare il 2015 della coppia d'oro del tennis azzurro. Sara Errani e Roberta Vinci hanno aperto la stagione con il 25mo titolo in doppio in carriera, il 22mo conquistato insieme. A Auckland le Cichis hanno dominato la giapponese Aoyama e la ceca Voracova 62 61 in 50 minuti. Una vittoria che cancella i piccoli dubbi di Sarita, sconfitta all'esordio in singolare da Daniela Hantuchova, da cui aveva perso anche l'anno scorso alla prima partita della stagione.
Excalibur – Auckland ha un posto speciale nella memoria e nella carriera di Sara Errani. Qui infatti ha giocato il suo primo torneo con la nuova racchetta, un modello più lungo di tre centimetri rispetto a quella che aveva usato fino a quel momento. Tre centimetri che fanno la differenza, che riscrivono la storia. Non a caso, da quel momento la racchetta diventa Excalibur, come la spada di Re Artù. "Ho ottime sensazioni in quel torneo" raccontava l'anno scorso a Federico Buffa per uno speciale dei Signori del Tennis, "che poi si ripetono anche a Melbourne, quando gioco il primo torneo dello Slam e arrivo anche molto lontano. Poi ovviamente c’è Parigi: al Roland Garros entro infatti nella top 10 e lì arriva la svolta"
Difendere il Career Slam – Le numero 1 del mondo nel ranking di doppio dovranno ora difendere il titolo agli Australian Open, vinto l'anno scorso contro le russe Ekaterina Makarova e Elena Vesnina. Un successo, quello del 2014, che ha fatto da preludio al traguardo più importante della loro carriera. A Wimbledon sono entrate nella storia del tennis italiano come la prima coppia italiana capace di vincere almeno una volta tutti i titoli dello Slam. Una serie iniziata al Roland Garros 2012, l'anno della prima finale in singolare di Sarita, e chiusa l'estate scorsa nella magica atmosfera di Wimbledon.
Vinci: non mi fermo – Dopo la partita, Roberta Vinci è rimasta a godersi il sole della Nuova Zelanda. Scesa al numero 47 del mondo alla fine del 2014 la tarantina, che da anni vive a Palermo, di cui è diventata a dicembre cittadina onoraria, dove si allena con Francesco Cinà, non si accontenta. "Sono cresciuta fisicamente, tecnicamente e mentalmente. Con il rovescio muovo di più la palla, spingo con il diritto e servo meglio. Non tiro sassate, ma posso dare fastidio" ha spiegato. "Ricordo che da piccola dicevo: ‘se entro tra le prime 30 sono strafelice'. Poi ho fatto meglio. E non ho intenzione di fermarmi".
Il valore dell'amicizia – Il rapporto fra le Cichis va ben oltre il campo. "Io e Sara siamo due sorelle, parliamo di tutto, di ragazzi, dei nostri problemi, delle nostre paure. Viaggiamo sempre e se hai bisogno di sfogarti la presenza di un'amica vera è importante".
Errani verso Sydney – Sara Errani, al contrario dell'amica, è subito volata verso Sydney per l'Apia International, l'ultimo torneo di preparazione prima degli Australian Open. Il sorteggio non è stato proprio benevolo con l'azzurra, che al primo turno affronta Garbine Muguruza, la spagnola che l'anno scorso ha eliminato Serena Williams al Roland Garros. In caso di successo, troverebbe al secondo turno la vincente tra Alize Cornet e Agnieszka Radwanska, che da quest'anno ha scelto come coach Martina Navratilova e ha appena dato alla Polonia la prima vittoria in Hopman Cup insieme a Jerzy Janowicz. Torneo che per l'Italia resterà segnato soprattutto dal caffè espresso chiesto in campo da Serena Williams contro una più che divertita Flavia Pennetta.