Emma Raducanu in lacrime avvisa l’arbitro: “Sugli spalti c’è uno stalker”, l’uomo viene cacciato
Le immagini di Emma Raducanu che stoppa il gioco e si mette a piangere in campo, all'inizio della partita con Muchova a Dubai, hanno fatto il giro del mondo. La britannica riprende la via del campo, si rimette in carreggiata prima di perdere in due set. In parecchi si sono chiesti il perché di quelle lacrime e la risposta l'ha data la Wta con un comunicato nel quale ha scritto che Raducanu il giorno precedente era stata seguita e importunata da un uomo, uno stalker, che si era presentato anche sul campo.
Importunata e seguita da un uomo a Dubai
Raducanu a Dubai aveva iniziato molto bene il torneo battendo la greca Maria Sakkari, contro Karolina Muchova ha perso in due set, 7-6 6-4. Poco male, considerato tutto quello che le era successo. Nella giornata di lunedì la giovane tennista era stata seguita e importunata da un uomo che, come ha scritto la Wta, ha mostrato comportamenti ossessivi. Raducanu ha denunciato ciò ai responsabili del torneo.
Raducanu in lacrime, partita sospesa
Ma quello stesso uomo riesce a entrare sul campo dove giocava l'inglese, lei in avvio di partita lo vede, lo riconosce e scoppia a piangere. Raducanu avanza verso il seggiolone dell'arbitro, poi si pone dietro lo stesso, quasi a volersi nascondere. E soprattutto avvisa il giudice di sedia, le dice tutto, la partita è interrotta, Muchova è stata molto gentile, le si avvicina e prova a darle coraggio, mentre la security portava fuori dal campo quel molestatore.
"Un uomo ha mostrato un comportamento ossessivo verso Raducanu"
Questo il comunicato della Wta: "Raducanu è stata avvicinata in uno spazio pubblico lunedì da un uomo che ha mostrato un comportamento ossessivo, questo stesso individuo è stato identificato nelle prime file durante la partita di Emma martedì, successivamente è stato espulso. Sarà bandito da tutti gli eventi del tour". Per Emma Raducanu, purtroppo, questo è un déjà vu. Perché già in passato era stata vittima di uno stalker, che venne condannato a un anno e mezzo di servizi sociali nel 2022.
