È morto Gunter Parche, accoltellò Monica Seles trent’anni fa: era in una casa di cura psichiatrica
Ѐ morto Gunter Parche, l'uomo che trent'anni fa cambiò per sempre la vita di Monica Seles: il 30 aprile 1993 accoltellò alla schiena la tennista durante un torneo ad Amburgo. Parche, come riporta la Bild, aveva 68 anni e si è spento nell'agosto dello scorso anno in una casa di cura per malattie psichiatriche a Nordhausen dove era ricoverato da ormai 14 anni.
Il triste fatto di cui si è reso protagonista ha sconvolto per sempre il mondo del tennis, influenzando anche la carriera della Seles che impiegò quasi due anni per tronare alla normalità dopo la coltellata subita nel corso di una partita.
Parche era ossessionato dalla star del tennis Steffi Graf che proprio in quell'anno perse il primo posto nella classifica mondiale, conquistato dalla Seles. L'odio nei confronti della tennista lo portò a compiere una vera follia: nel corso dei quarti di finale, sul campo centrale del Rothenbaum, l'uomo approfittò di un cambio di campo per avvicinarsi alla tennista che era seduta in panchina e accoltellarla alle spalle con una lama lunga 23 centimetri.
Il colpo per fortuna non ebbe grandi conseguenze fisiche sulla Seles che riuscì a spostarsi in avanti evitando il peggio. L'arma affondò soltanto per due centimetri nella sua schiena, ma il trauma le portò terribili conseguenze psicologiche dalle quali riuscì a uscire con molta fatica.
Parche ha trascorso in carcere soltanto pochi mesi, tra il delitto e la condanna definitiva arrivata il 13 ottobre 1993: il giudice punì il suo gesto con due anni di libertà vigilata per aggressione aggravata. "Volevo ferire Seles così tanto da non permetterle di giocare a tennis per molto tempo", aveva dichiarato l'uomo durante una testimonianza in tribunale, chiarendo subito le sue intenzioni.
Seles tornò in campo diverso tempo dopo, ma non fu più quella di prima: fino al 1993 era stata assoluta protagonista nel mondo del tennis con otto vittorie nei precedenti dieci tornei del Grande Slam che l'avevano portata al primo posto della classifica mondiale.
La tennista si è ritirata ufficialmente nel 2008 dopo un totale di 53 vittorie: da allora ha intrapreso una nuova carriera come speaker motivazionale negli Stati Uniti, dove vive assieme al marito. Nel 2010 ha pubblicato la sua autobiografia dal titolo "Ho ripreso il controllo. Del mio corpo, della mia mente, di me stessa", in cui ripercorre anche i drammatici minuti dell'incidente che ha cambiato per sempre la sua vita.