Dopo 40 anni un altro Borg al Roland Garros, Leo gioca e vince nel torneo junior
Non si può dire che è nata una stella, ma intanto Leo Borg, figlio del mito Bjorn, si è qualificato per gli ottavi di finale del torneo junior del Roland Garros. Leggere il suo nome nel tabellone è sempre emozionante, lo è ancora di più a Parigi dove il papà ha scritto la storia del torneo che ha vinto ben 6 volte, l'ultima nel 1981. E 40 anni dopo il giovane Leo ha riportato un Borg al successo e giovedì, sotto gli occhi pure del papà, giocherà il suo match di ottavi di finale.
18 anni li ha compiuti meno di un mese fa Leo Borg, che il suo esordio nel circuito lo ha fatto in queste ultime settimane. Esperienze tutt'altro che indimenticabili: una vittoria e cinque sconfitte tra Challenger e Features. Ma a livello juniores e al Roland Garros dei ‘giovanissimi la musica è diversa. Nel primo turno Borg junior ha sconfitto il francese Westphal con il punteggio di 3-6 6-3 6-4. Poi ha fatto il bis vincendo sempre in tre set e sempre in rimonta con il tedesco Rehberg, piegato 1-6 7-6 6-3. Giovedì con papà Bjorn annunciato sugli spalti, Borg affronterà il numero 1 del tabellone il cinese Shang Juncheng, classe 2005.
Bjorn Borg è uno dei miti veri del tennis, sport che ha rivoluzionato, contrattaccando. Ha inventato uno stile. Prima si gioca all'attacco, tutti con il serve and volley, o si attendeva giocando dal fondo. Borg ha creato gli attaccanti dal fondo e ha vinto 11 tornei del Grande Slam in appena 5 anni – 6 successi al Roland Garros e 5 a Wimbledon. Diede vita a una grande rivalità con John McEnroe e con Jimmy Connors, ma anche con Adriano Panatta.