Djokovic vuole giocare gli US Open ma con le sue regole: “Via il divieto, altrimenti non ci vado”
La gioia che ha provato Novak Djokovic è ovviamente stata enorme, battendo Kyrgios ha vinto per la settima volta Wimbledon, e ha conquistato il ventunesimo titolo Slam della sua carriera. Ma finita la partita, ricevuto il premio e dopo aver partecipato al gran ballo, pure con Elena Rybakina la vincitrice del torneo femminile, ha iniziato a fare due conti. E il bilancio è (metaforicamente) in rosso. In classifica è sceso fino al settimo posto e ora rischia di non giocare per un paio di mesi nel circuito.
Era il torneo che desiderava vincere sin da ragazzino, lo ha ribadito spesso. Vide vincere Sampras e si innamorò del tennis. Con il trionfo del 2022 ha eguagliato proprio l'americano, più di loro sui prati londinesi ha vinto solo Federer. Slam numero 21 (a -1 da Nadal), ma a stretto giro non dovrebbe avere la possibilità di vincerne altri. Perché a causa delle regole vigenti negli Stati Uniti e in Australia il prossimo Slam il serbo lo potrebbe disputare direttamente la prossima primavera, quando si tornerà al Roland Garros.
Djokovic non è vaccinato contro il Covid e per questo non potrà mettere piede negli Stati Uniti, dove si terranno gli US Open e non potrà nemmeno giocare l'Open del Canada e Cincinnati, tre tornei importanti che hanno tantissimi punti in palio. La classifica di Novak peggiorerà, è inevitabile, la partecipazione alle Finals di Torino non è tecnicamente a rischio, ma per il momento l'ex numero 1 non ha intenzione di giocare tornei: "Per il momento sarò in vacanza e spero di avere buone notizie dagli Stati Uniti. Se non posso giocare gli US Open devo vedere come comportarmi".
Gli obiettivi comunque non mancano, niente tornei ATP sul cemento, ma c'è la Coppa Davis, quella è certa perché la Serbia è qualificata, e ci sarebbe anche la Laver Cup, finora però Novak non è stato ancora convocato: "Potrei giocare in Coppa Davis o nella Laver Cup. Non ho intenzione di giocare tornei tanto per farli o per fare dei punti".
Ma parlando con ‘Marca' Djokovic si è messo sulle barricate e ha detto che non vuole chiedere un'esenzione medica, perché vede una logica politica nella scelta che lo esclude, anche se ovviamente spera ancora di entrare negli Stati Uniti per poter giocare gli US Open, il torneo che lo scorso anno gli è mancata e gli ha fatto sfuggire il Grande Slam: "Non sono vaccinato e non ho intenzione di farlo. Al momento chiedere un”esenzione medica non è realistico. Quello che è successo in Australia ha creato una vera e propria tempesta dentro di me, non è stato facile tornare alla normalità".