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Djokovic vuole giocare gli Australian Open ma non cambia idea sul vaccino: “Dipende dal governo”

Novak Djokovic giocherà la prossima edizione degli Australian Open? Tutto dipenderà nuovamente dalla decisione del governo aussie, con il tennista che comunque vuole esserci.
A cura di Marco Beltrami
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Novak Djokovic è reduce dalla vittoria del 90° titolo in carriera, il quarto di una stagione tra alti e bassi. Mentre l'annata del tennis volge al termine, è già tempo di pensare alla successiva per Nole e al prossimo Australian Open. Impossibile dimenticare quanto accaduto nell'edizione 2022 del primo Slam stagionale con l'espulsione dell'ex numero 1 al mondo dall'Australia dopo il tira e molla, sul suo status di non vaccinato contro il Covid-19. Djokovic potrà tornare nella terra dei canguri e dunque lottare per vincere quello che sarebbe il suo 10° titolo?

Una cosa è certa Djokovic e le autorità e istituzioni australiane si sono lasciate malissimo dopo il periodo di detenzione all'arrivo a Melbourne e il ban dopo un lungo braccio di ferro, in cui non sono mancati anche i colpi di scena. Proprio a seguito di questo provvedimento, per la legge australiana Djokovic dovrebbe essere bandito dal Paese (anche se il ministro degli interni Karen Andrews non ha escluso esenzioni nel momento dell'ufficialità). L'argomento è tornato d'attualità proprio mentre questa stagione sta finendo.

Tutto in virtù delle parole del direttore del torneo del Grande Slam Craig Tiley. Il numero uno degli Australian Open ovviamente si augura di vedere in campo nella prossima edizione in programma dal 16 al 29 gennaio 2023, quella che è una delle star del tennis mondiale. Nonostante questo il manager ha affermato di non aver fatto pressioni in tal senso anche con il governo australiano, con cui non ci sono stati contatti. La speranza dunque è che Nole ottenga finalmente il tanto agognato visto che lo autorizzi a restare in Australia anche senza vaccino.

Tiley ha rivelato di aver parlato con Djokovic in occasione della Laver Cup, con il tennista che ha confermato la sua rinnovata volontà di giocare a Melbourne: "Novak e il governo federale devono risolvere la situazione e poi seguiremo tutte le istruzioni.  Non è una questione su cui possiamo fare pressioni. È una questione che sta sicuramente tra loro due e poi, a seconda del risultato, gli daremmo il benvenuto agli Australian Open. Nole ha detto che ovviamente gli piacerebbe tornare in Australia, ma sa che sarà una decisione definitiva per il governo federale. Ha accettato quella posizione. È una questione privata tra loro, ma vorremmo dare il bentornato a Novak  a condizione che abbia i giusti requisiti per l'ingresso in Australia".

Djokovic che ha saltato anche gli US Open per il suo status vaccinale dunque spera fortemente di poter muoversi sul cemento australiano. Per poter giocare però sarebbe necessario o un'esenzione oppure addirittura un cambio del governo, con i laburisti di Anthony Albanese in sostituzione del conservatore Scott Morrison. Saranno settimane di attesa e speranze per Djokovic e il suo entourage, consapevole anche alla luce del dato anagrafico, di non avere molte altre possibilità in futuro per giocare in Australia.

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