Djokovic tira fuori un mazzo di fiori per l’intervistatrice: lei legge la dedica e si emoziona
Novak Djokovic domani giocherà la semifinale dell'Australian Open contro lo statunitense Tommy Paul, un match in cui il 35enne serbo partirà chiaramente favorito, verso una finale annunciata col greco Stefanos Tsitsipas, che dall'altra parte del tabellone affronterà il russo Khachanov. Nelle ultime ore il nome dell'ex numero uno al mondo è finito suo malgrado in cronaca per motivi non tennistici, a causa delle foto scattate da suo padre a Melbourne assieme ad alcuni tifosi russi che indossavano magliette con la Z, simbolo dell'aggressione all'Ucraina, ed avevano bandiere inneggianti a Putin. Nulla che ovviamente coinvolga Djokovic, che non è responsabile dei gesti – inopportuni, a dire poco – di suo padre o di chiunque altro gli sia vicino.
Dal canto suo, Novak ha fatto invece qualcosa di ben più apprezzabile, dopo il quarto di finale in cui ha spazzato via Rublev tre set a zero e fugato i dubbi sui suoi problemi fisici. Il serbo nel dopo partita si è presentato ai microfoni di Eurosport per la classica intervista con Barbara Schett, ex giocatrice austriaca che è volto femminile del canale da anni.
Djokovic peraltro non è arrivato a mani vuote al cospetto della 46enne ex numero 7 al mondo, ma prima di cominciare la chiacchierata ha tirato fuori un mazzo di fiori destinato alla Schett, che non se lo aspettava ed è rimasta molto colpita dal gesto. Dopo averla abbracciata e prima di consegnarle l'omaggio floreale, il campione di Belgrado vi ha scritto una dedica il cui contenuto deve aver toccato la corde più sensibili dell'animo di Barbara, che è apparsa davvero coinvolta: "Sono emozionata", ha detto nel ricevere i fiori.
La Schett ha intervistato Djokovic dopo tutte le partite che il serbo ha giocato all'Australian Open quest'anno, ma non si aspettava che in quest'ultima occasione ci fosse anche una sorpresa per lei. Novak, pur col problema al bicipite femorale, finora ha lasciato per strada un solo set nei cinque match vinti a Melbourne ed è pienamente in corsa per riprendersi quello che gli era stato negato lo scorso anno per la vicenda del visto negato: il decimo titolo nel torneo del Grande Slam australiano, il 21simo complessivo.