Djokovic si congratula col team di Sinner ma in realtà sta rosicando: ci è rimasto malissimo
Novak Djokovic non ha digerito del tutto la scelta di assegnare il premio di coach dell'anno 2023 alla coppia formata da Darren Cahill e Simone Vagnozzi, allenatori di Jannik Sinner eletto a sua volta "giocatore più amato dai tifosi". I due sono stati insigniti dall'ATP del riconoscimento per il lavoro svolto con il tennista italiano, con buona pace degli altri colleghi in lizza. Tra questi c'era anche Goran Ivanisevic, guida tecnica di Nole. Proprio per questo motivo, Djokovic si è complimentato con Sinner e il suo team ma non ha perso occasione per scrivere un messaggio molto polemico per la scelta.
L'eccezionale finale di stagione di Sinner si arricchisce di un nuovo riconoscimento (potrebbe anche vincere ancora il titolo di giocatore dell'anno). Un premio importante per Vagnozzi e Cahill, che hanno raccolto l'eredità di Riccardo Piatti e stanno provando, con successo, a far fare il salto di qualità a Jannik. La coppia italo-americana è stata preferita a Craig Boynton (coach di Hurkacz), Juan Carlos Ferrero (Alcaraz), Bryan Shelton (Ben Shelton) e appunto Goran Ivanisevic (Djokovic). Proprio Nole che conosce bene i tecnici, anche alla luce degli allenamenti condivisi in una storia di Instagram si è complimentato: "Congratulazioni a Darren e Simone per la grande stagione con Jannik".
Dopo la sportività però, ecco che Djokovic ha dimostrato un po' di rosicare. Il giocatore ha scritto parole polemiche rivolgendosi direttamente al suo coach Goran Ivanisevic: il numero uno al mondo ha voluto spiegare in maniera provocatoria che anche ulteriori risultati eccezionali in stagione forse non sarebbero bastati per vincere questo riconoscimento.
Ci è rimasto male dunque il campione serbo che avrebbe voluto vedere premiato Ivanisevic, soprattutto per i risultati ottenuti nel 2023: "Goran, credo che dovremmo vincere 4/4 Slam affinché tu possa (solo forse) essere considerato allenatore dell'anno. Finire l'anno con il primo posto, GS (Golden Slam, ndr) e WTF (espressione volgare per esternare incredulità e rabbia, ndr) e fare la storia di questo sport non è abbastanza, mio caro allenatore". Un "cannibale" dunque Djokovic che avrebbe voluto maggiore considerazione per il suo allenatore capace di guidarlo in una stagione ricca di soddisfazioni. E invece proprio come accaduto in Coppa Davis, il serbo si è dovuto "arrendere" di fronte a Sinner e al suo team.
Molto bello il messaggio dell'esperto Cahill per celebrare il risultato e condividerlo con tutta la squadra, Jannik compreso: "Grazie per avermi invitato in questa squadra italiana a braccia aperte. Un onore assoluto lavorare al fianco di Simone, Umberto, Giacomo, Andrea, dell'intero team Sinner e di un giovane meraviglioso come Jannik. Avanti nel 2024!". La rivalità Sinner-Djokovic è più viva che mai.