Djokovic sempre al centro delle polemiche: “Ingiusta la sua qualificazione alle Finals di Torino”
Il 2022 è stata una stagione stranissima per Novak Djokovic. L'anno è iniziato con la querelle con l'Australia, che alla fine lo ha rispedito a casa. Gli Australian Open non li ha giocati, è rientrato in modo faticoso, ha saltato tutti i tornei americani, ma in Europa si è ritrovato, d'altronde è un campionissimo. Ha vinto Roma e soprattutto Wimbledon. Poi un lungo stop prima di tornare in Laver Cup, dove ha fatto coppia pure con Berrettini. Nessuno la batte dal Roland Garros, perché dopo il settimo trionfo a Londra ha conquistato i titoli di Tel Aviv e Astana. Ora vuole chiudere in bellezza con Parigi Bercy e le ATP Finals di Torino, che proverà a vincere per l'ennesima volta. Ma di lui, di Nole, si parla sempre tanto nel bene e nel male e dalla Francia ha dovuto ascoltare pure le contestazioni per la sua qualificazione alle ATP Finals.
Djokovic si è qualificato per le Finals e a Torino ci sarà. In realtà Novak non è tra i primi 8 della Race, ma al di là come andrà il torneo di Bercy in Italia dal 13 novembre sarà in campo. Questo perché c'è una regola, stabilita oltre vent'anni fa dall'ATP, che dà la possibilità di disputare le Finals, che un tempo si chiamavano Masters, a un tennista che ha vinto una prova Slam pure se non è collocato tra i primi 8, ma a patto che quel giocatore sia tra i primi 20. Djokovic è numero 10 e a Bercy avrà la chance di entrare tra i magici 8 con le sue gambe.
Però c'è un problema che ha posto Cameron Norrie, tennista britannico che occupa la 12esima posizione e che quindi non ha chance di volare a Torino. Norrie forse conosce il ‘Paradosso del Comma 22' e a questo forse ha pensato quando nella conferenza stampa che ha effettuato dopo il successo netto su Kecmanovic ha detto: "Novak è qualificato grazie al successo di Wimbledon e questo è un po' strano. Io non so se la regola è questa, ma comunque mi sembra ingiusto. Penso pure per Kyrgios, che ha perso la finale, sarà così".
La regola esisteva e quindi Djokovic è inattaccabile. Certo che però è curioso che Djokovic si qualifichi per le Finals per un torneo vinto che non gli ha dato punti. Perché sulla classifica Mondiale pesa e non poco la decisione degli organizzatori di Wimbledon che non hanno permesso a giocatori russi e bielorussi di scendere in campo e per questo motivo l'ATP ha deciso di non assegnare punti a quel torneo.
Male per questo sono andati in primis Djokovic, che con i 2000 punti sarebbe in questo momento numero 5 (e non 10), il finalista Kyrgios che sarebbe nella top ten e in piena lotta per un posto tra i primi 8, proprio Cameron Norrie, che con i punti della semifinale sarebbe pure lui tra i primi dieci, e ovviamente Nadal che sarebbe stato con i 720 punti delle semifinali a un'incollatura da Carlos Alcaraz, e dunque in piena lotta per la prima posizione.
Il pasticcio dell'ATP seguito alla decisione di Wimbledon ha comunque in qualche modo se non falsato quantomeno influito sulla classifica Mondiale e quindi anche sulla corsa alle ATP Finals.