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Djokovic sconcertato dalla nuova regola del tennis a Shanghai: “Senza neanche avvisare i giocatori”

Djokovic si è lasciato andare ad uno sfogo con l’arbitro durante la partita vinta con Safiullin a Shanghai. Oggetto della discussione, le regole poco gradite.
A cura di Marco Beltrami
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Altro giro, altra corsa. Altro match, altre polemiche. Questa volta è Novak Djokovic a far sentire la propria voce con l'arbitro a Shanghai. Ancora una volta l'oggetto della discussione è stata la regola sul tempo concesso per il servizio, al centro per esempio del tremendo sfogo di Tiafoe contro l'arbitro. Il tennista serbo ha voluto allargare il discorso, soffermandosi anche su un'altra regola, ovvero quella legata agli asciugamani.

Perché Djokovic si è arrabbiato con l'arbitro nel match contro Safiullin

In pratica durante la partita contro Safiullin, vinta in due set, a Djokovic non è piaciuto quanto accaduto con i raccattapalle. Negli scorsi mesi infatti è cambiata la regola relativa all'utilizzo degli asciugamani da parte dei giocatori: se prima erano loro e solo loro a poterli recuperare per sfruttarli durante le pause nel match, anche per motivi igienici post Covid, ora si è tornati al passato. I raccattapalle infatti possono portare i teli ai tennisti, che dal canto loro non esitano a richiederli con un cenno.

Djokovic e le perdite di tempo dei raccattapalle

Djokovic in occasione di un cambio campo si è fatto sentire con il giudice di sedia: "Capisco che non dipende da te. Ma il cambiamento delle regole è incredibile. Per quattro anni abbiamo avuto una situazione in cui non potevamo prendere l'asciugamano e poi… ". Il bandolo della matassa è la poca velocità dei giovani addetti ai lavori che comporta una perdita di tempo eccessiva per i giocatori prima del servizio: "I raccattapalle stanno facendo del loro meglio ma non sono allenati. Senza nemmeno avvisare i giocatori, hanno iniziato questa nuova regola. È incredibile, onestamente".

Questo a detta di Djokovic è un problema anche perché la regola sul time violation, ovvero sul mancato rispetto dei 25 secondi per battere, è cambiata: il cronometro ora parte dalla fine del punto precedente e non da quando l'arbitro chiama il risultato. Una situazione che ha ridotto la soggettività e il tempo a disposizione dei giocatori per battere. Ecco allora la conclusione polemica di Nole: "Capisco. Voi ragazzi volete accelerare il ritmo della partita di tennis. Ma allo stesso tempo dobbiamo sapere se stiamo iniziando la stagione in questo modo. Non possiamo cambiare a metà stagione". Una richiesta piccata di chiarezza, dopo i tanti episdi degli ultimi giorni

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