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Djokovic “scavalcato” dagli addetti ai lavori al Roland Garros, è una furia: “Valgono più di me?”

Djokovic prima se la prende con qualcuno del pubblico e poi si scaglia contro il supervisor nella sfida contro Cerundolo.
A cura di Marco Beltrami
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Novak Djokovic non ha nascosto il suo nervosismo in occasione del match contro Cerundolo, acuito anche da un problema al ginocchio. Il tennista numero uno al mondo se l'è presa prima con qualcuno sugli spalti del Roland Garros, e poi con il supervisor colpevole a suo dire di dare priorità agli addetti ai lavori piuttosto che a lui.

Il primo episodio particolare è avvenuto sul 3-3 del secondo set, dopo che Nole aveva perso il punto. Il giocatore reduce dalla vittoria contro Lorenzo Musetti, si è infastidito per il presunto pianto reiterato di un bambino che lo ha disturbato. Dopo aver fallito il colpo risolutivo, ecco la plateale lamentela con il braccio alzato ad indicare il settore dello stadio, "incriminando", con una serie di parole in serbo sicuramente non troppo carine.

Stando alla ricostruzione di Nova.rs, il bambino che aveva già pianto due volte in precedenza, è stato portato via dalla madre. Come se non bastasse l'atteggiamento di Nole ha indisposto i tifosi che lo hanno fischiato, non ottenendo però reazioni.

Poco dopo Djokovic che ha accusato un fastidio al ginocchio, si è sottoposto alle cure del caso per tre volte. In occasione del terzo intervento del fisioterapista, il giocatore serbo ha avuto un confronto serrato con il supervisor. A quest'ultimo infatti Novak ha chiesto di aumentare il numero di volte consentite per l'ingresso in campo degli addetti ai lavori per sistemare il campo sulla linea di fondo, spolverando la terra battuta.

A suo dire infatti proprio il fondo sconnesso sarebbe stato alla base del suo infortunio:  "Spiegami per quale ragione non si può ogni cambio di campo sistemare con la passata dello "straccio" perché mi sono fatto male per colpa del campo scivoloso". A quel punto l'ufficiale ha spiegato come siano gli addetti al campo a decidere la manutenzione e le tempistiche della stessa. Parole che hanno fatto ulteriormente infuriare Djokovic: "Quindi loro ne sanno più di me, perché tu non puoi cambiare?". Niente da fare per Nole.

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