Djokovic provocato durante l’intervista perde la testa: dà una lezione ai tifosi britannici
"Impara ad avere rispetto! Sta zitto! Sta zitto!". Novak Djokovic ha battuto Cameron Norrie e trascinato la Serbia verso la semifinale di Coppa Davis che sabato lo vedrà opporsi all'Italia e a Jannik Sinner ma l'immediato post partita contro la Gran Bretagna è stato turbolento, caratterizzato dal battibecco tra il campione di tennis e il pubblico di fede inglese. "Dovreste imparare ad avere un po' di rispetto, a rispettare i giocatori!", è la frase che Nole ripete più volte, quasi urla nel microfono che il giornalista gli porge in campo per la consueta intervista a caldo.
Djokovic ce l'ha con quella porzione di spettatori che, oltre ad aver cercato di infastidirlo con schiamazzi, fischi e rulli di tamburi durante la sfida, prosegue nella contestazione rumorosa anche al termine dell'incontro. Fanno baccano, non vogliono che parli.
Una brutta reazione a corredo della sconfitta e di una gara che s'è giocata sul filo della tensione tra campo e spalti: da un lato gli sberleffi dei sostenitori britannici (in maggioranza rispetto a quelli serbi), dall'altro la guerra di nervi (vinta) del tennista numero uno al mondo che non si lascia suggestionare, gioca come sa, schianta l'avversario e replica con la mimica del corpo a quelle intemperanze eccessive.
Era successo già tra il primo e il secondo set: dopo aver piazzato il punto decisivo per la conquista del primo set, Dojokovic s'è rivolto verso il pubblico, ha portato un dito all'orecchio come a dire ‘non vi sento, cos'è adesso non urlate più?‘, sgranato gli occhi e mostrato un'espressione d'orgoglio per rispondere a quanti lo beccavano mandando loro perfino un bacio ironico.
Ecco perché quanto avvenuto a fine match è solo la naturale conclusione della brutta piega che aveva preso la sfida sugli spalti. "Puoi andare a casa! Va a dormire! Va a dormire!", dice ancora Novak che gesticola in maniera plateale poi continua a parlare e spiega che continuerà a reagire sempre in quel modo: "In Coppa Davis c'è sempre la possibilità di incontrare persone irrispettose – ha aggiunto -. Mi hanno dato fastidio ed è una mancanza di rispetto. Ho reagito duramente. Non permetto questo tipo di atteggiamento anche se so che queste cose in Coppa Davis accadono. Possono fare quello che vogliono ma risponderò sempre".
Il successo contro Norrie fa sì che Djokovic allunghi la propria striscia di record: dal 2011 è imbattuto da 21 partite nel singolare in Coppa Davis. La vittoria di ieri sera è la 44ª nel torneo e adesso è suo il primato nazionale per il maggior numero di vittorie (ha superato Nenad Zimonjic, ex numero uno del doppio).
"Questo significa quanto sia importante per la Coppa Davis. La pressione mi motiva ma quello che è successo è un'altra cosa. Io cercavo di parlare e loro hanno iniziato a suonare i tamburi di proposito perché non parlassi e hanno cercato di infastidirmi per tutta la partita".
Ultima riflessione dedicata alla prossima sfida e alla possibilità d'incrociare di nuovo Sinner dopo le Atp Finals di Torino. "Sarà la terza volta in poco più di una settimana. Sarà fantastico sia per gli appassionati di tennis che per i tifosi italiani e serbi, e per chi sarà qui a Malaga. Ho tantissimo rispetto per lui. Ho visto un po' il singolare e il doppio che ha vinto, ha ribaltato praticamente da solo lo 0-1 dell’Olanda. Ci aspetta una grande partita".