Djokovic prova a rifare la mossa della Sabalenka, ma il risultato è penoso: “Ha bisogno di lezioni”
Novak Djokovic e Aryna Sabalenka continuano la loro marcia sicura nei rispettivi tabelloni dell'Australian Open: entrambi si sono qualificati per i quarti di finale lasciando per strada solo le briciole per gli avversari. Nessun set perso finora dalla bielorussa numero 2 al mondo, mentre il campione serbo ne ha concesso uno al primo turno a Prizmic e un altro nel match successivo con Popyrin, mettendo poi il turbo contro Etcheverry e Mannarino. Nole si è presentato tiratissimo a Melbourne e ha voluto dare prova della sua perfetta condizione fisica provando a replicare la mossa resa virale dalla Sabalenka qualche ora prima, quando la 25enne di Minsk aveva fatto cadere con un calcio un oggetto posto sulla testa del suo preparatore atletico. Diciamo che l'esito per Djokovic non è stato esattamente identico…
I rituali di Aryna erano stati sviscerati nella divertente intervista post match dopo la vittoria negli ottavi contro Amanda Anisimova, quando le era stato chiesto del suo autografo in bella mostra sulla testa calva del membro del suo staff. "Ci piace semplicemente fare cose strane", aveva risposto la Sabalenka, con riferimento anche al video che la ritraeva sferrare un precisissimo calcio alto per far cadere qualcosa dalla testa del medesimo preparatore Jason Stacy. Un gesto frutto di grande coordinazione e mobilità dell'articolazione dell'anca, davvero notevole in una ragazzona alta un metro e 82 centimetri.
La sfida era stata raccolta da Djokovic, uno che ha fatto dell'essere snodato e super flessibile un marchio di fabbrica, ma il risultato è stato fallimentare, nonostante il 36enne abbia cercato di aiutarsi sostenendo la gamba con la mano mentre cercava di colpire una borraccia posta sulla testa di una persona posta di fronte a lui. "Pensiamo che Nole abbia bisogno di alcune lezioni da te, Aryna", ha commentato scherzosamente l'account ufficiale dell'Australian Open su Twitter nel postare il video del tentativo fallito di Djokovic.