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Olimpiadi Parigi 2024

Djokovic piange alle Olimpiadi vedendo una foto dopo tanti anni: racconta una storia meravigliosa

Emozioni a non finire per Djokovic che scoppia a piangere quando vede una foto del suo passato. Uno scatto che lo ritrae bambino, in compagnia del suo primo maestro.
A cura di Marco Beltrami
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Emozioni forti, impossibili da tenere dentro. Novak Djokovic è scoppiato in lacrime subito dopo la premiazione delle Olimpiadi. Un video circolato nelle ultime ore e relativo al post finale contro Alcaraz, ha mostrato un Nole molto provato dopo che un cronista gli ha mostrato una foto speciale. Un'immagine proveniente dal passato dell'oro olimpico, quando era solo un bambino che iniziava a cullare il sogno di giocare a tennis, con il suo allenatore.

Mostrano a Nole una foto dopo l'oro alle Olimpiadi, lui scoppia a piangere

Nole, ancora con la medaglia al collo nella pancia dello stadio Philippe Chatrier, è stato inizialmente intrigato da questa sorpresa, ma poi si è sciolto. Quando si è rivisto nello scatto di lui con la racchetta in mano tra le braccia del suo maestro, le parole per il serbo, che ha completato il Career Golden Slam, sono venute fuori da sole: "Questa è la prima volta che ho tenuto in mano la racchetta. Avevo 4 anni, è stato a Kopaonik in Serbia, ed è anche la prima volta che mi sono innamorato di questo sport".

Difficile però parlare, quando le emozioni vengono fuori in modo così dirompente. Nole in lacrime ha provato ad andare avanti: "Mi regala tante belle emozioni, è stato un lungo cammino, un lungo viaggio e sono molto orgoglioso. Grazie per avermi dato questa foto".

Djokovic travolto dalla commozione, ripensa alla sua infanzia in Serbia

E come si sente ora Djokovic, dopo aver completato la sua eccezionale bacheca di successi con l'oro alle Olimpiadi? Non può che essere grato Novak per tutte le persone che lo hanno sostenuto e per la vita che gli ha regalato momenti eccezionali. Tutto dopo un'infanzia non semplice, in cui ha dovuto affrontare anche le conseguenze della guerra: "Mi sento molto grato con tutte le persone, incluso il mio primo allenatore che mi ha aiutato ad innamorarmi del tennis. Mi sento grato a Dio per avermi dato questa possibilità e per avermi dato questa benedizione e opportunità".

La chiosa è un messaggio e una lezione per tutti, che supera i limiti dello sport: "All'epoca della foto era impossibile pensare di raggiungere tutte queste cose, ma niente è impossibile. Quando hai fede e hai il potere di credere in te stesso, niente è impossibile". Ne ha fatta di strada quel piccolo tennista in erba, che è riuscito a raggiungere obiettivi che nemmeno lui avrebbe mai immaginato. E questo la dice lunga sul suo valore.

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