Djokovic non giocherà gli Internazionali d’Italia: prima assenza dopo 16 partecipazioni di fila

Gli Internazionali d'Italia perdono un grande protagonista, ovvero Novak Djokovic. Il campione serbo non prenderà parte all‘ATP di Roma dopo ben 16 partecipazioni consecutive ed è reduce da tre sconfitte consecutive. Ha annunciato dunque che non sarà presente al Foro Italico insieme a Tabilo, semifinalista lo scorso anno dopo aver eliminato proprio il serbo. Un'assenza che fa rumore per colui il quale è stato nella sua carriera ben sei volte campione a Roma (2008, 2011, 2014, 2015, 2020 e 2022) e si sperava potesse scendere in campo di nuovo incrociando Sinner.
Nessuno si aspettava questo passo indietro di Djokovic che pochi giorni fa era stato eliminato da Arnaldi ai Masters 1000 di Madrid. L'obiettivo si sposta inevitabilmente sul Roland Garros. "Voglio essere al meglio per Parigi" aveva dichiarato l'ex n. 1 al mondo prima del torneo di Madrid. Al loro posto entrano in tabellone l'ungherese Fabian Marozsan e l'australiano Chris O'Connell. Non ci sarà dunque un possibile scontro con Jannik Sinner che tornerà proprio a Roma dopo la squalifica per riprendere il suo cammino da numero uno al mondo.
L'assenza di Djokovic è inaspettata ma non sorprendente. Il serbo infatti sta vivendo un periodo assolutamente negativo che non è solo da attribuire alla sconfitta alla Caja Magica, ma anche in quelle a Indian Wells e Montecarlo, nonostante in mezzo ci sia stata la finale di Miami persa contro Mensik il quale non gli ha permesso di regalarsi la gioia del 100° titolo Atp. Appuntamento dunque rimandato per Djokovic che di certo non vorrebbe chiudere un giorno la sua carriera fermandosi a 99 titoli Atp vinti.
I motivi che hanno spinto Djokovic a rinunciare agli Internazionali di Roma
La scelta di Djokovic è stata dunque molto chiara. Il serbo con questo forfait ha dunque evidentemente preferito continuare ad allenarsi e provare a recuperare il tono fisico in vista del Roland Garros, torneo al via dalla prossima domenica 25 maggio. Una scelta prevedibile ma non scontata per uno come lui che ama le sfide ma che sicuramente oggi deve fare i conti anche con la condizione fisica non proprio perfetta che forse non gli permette di essere presenti a entrambe le competizioni a un mese di distanza circa l'una dall'altra.