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Djokovic incorona Sinner al Six Kings Slam: “È il migliore al mondo per un motivo”

Il serbo ha avuto parole di elogio per Jannik: “Sono stato fortunato a vincere il secondo set, mi ha messo alle corde”. La reazione di grande sportività a una giocata mostruosa dell’avversario è stata la riprova della sincera stima di Djokovic.
A cura di Maurizio De Santis
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L'applauso dopo la giocata mostruosa di rovescio, che gli ha strappato una reazione d'istinto sincera, le parole nel dopo partita. Novak Djokovic è stato sconfitto ancora una volta da Jannik Sinner, questa volta nel Six Kings Slam dopo la finale di Shanghai, ma dimostra coi gesti e i concetti espressi di essere un campione vero nell'ammettere, riconoscere "che è il migliore al mondo per un motivo" ed elogiare lo stato di grazia raggiunto dall'attuale numero al mondo.

E se a Shanghai aveva addirittura trovato similitudini con se stesso, quand'era un giovane di talento spietato, adesso null'altro può fare che prendere atto di una superiorità assoluta. Concetti che spazzano via ogni ombra di dubbio e di sospetto sull'alto-atesino, che resta sospeso suo malgrado in un limbo nell'attesa del verdetto del Tas in seguito al ricorso della Wada sul caso Clostebol (per il quale l'International Tennis Integrity Agency ha già scagionato l'azzurro).

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Fa un certo effetto sentire dire a Nole di "essere stato solo fortunato" per aver vinto il secondo set contro un avversario che è stato "troppo bravo" e lo ha "messo alle corde per tutta la partita". Non è una resa da parte del serbo, solo grande lealtà sportiva nel ribadire quanto è sotto gli occhi di tutti al momento: "Ho cercato di lottare e provato anche a rimontare – ha aggiunto nelle interviste del dopo gara -, ma lui è stato semplicemente più forte nei momenti importanti".

Ed è tanto più da apprezzare perché, nonostante abbia sofferto di un problema alla spalla nel corso del match, Djokovic ha dato tutto e non ha cercato attenuanti. Semplicemente "non era destino anche perché Jannik ha giocato un livello altissimo per tutto l'anno", è stata la chiosa della sua riflessione sulla sfida durata due ore e mezza.

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Un incontro che ha offerto un tennis di grande qualità agli spettatori sugli spalti e da casa (che hanno potuto beneficiare di riprese migliori rispetto a quelle dei giorni scorsi). "Abbiamo giocato in una grande atmosfera, voglio ringraziare il pubblico per avermi incoraggiato, sostenendomi quando ero in svantaggio e cercavo di rimontare".

Rispetto e onore ai meriti dell'avversario sono il filo conduttore anche del discorso fatto da Sinner. Sollecitato sull'argomento, non ha nascosto quali sono state le difficoltà incontrate contro il serbo: "Tutti noi cerchiamo di alzare il nostro livello e giocare ogni punto nel modo migliore – ha spiegato a margine della partita, chiarendo che anche per un giocatore algido come lui non è stato semplice gestire quella situazione -. Di solito sono abbastanza calmo ma mi sono un po' innervosito. A volte non riesco a gestirmi quando sono un po' stanco".

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