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Djokovic ignora l’arbitro e lascia il campo senza autorizzazione: imbarazzo agli Australian Open

Nel primo match di Djokovic agli Australian Open, vinto in scioltezza contro Carballes Baena ha fatto discutere un comportamento particolare del campione serbo che ha sfruttato un toilet break improvvisato.
A cura di Marco Beltrami
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Novak Djokovic ha ammesso che non avrebbe sognato un esordio migliore agli Australian Open 2023, dopo la vittoria agevole contro Carballes Baena. Il tennista serbo che cerca il decimo titolo in carriera in Australia, ha sciolto i dubbi sulle sue condizioni fisiche con una prestazione convincente. La sfida del primo turno ha regalato anche un momento molto particolare in avvio di match, quando Djokovic è letteralmente fuggito in bagno, senza attendere a quanto pare il via libera del giudice di sedia.

Dopo soli cinque giochi del primo parziale, Novak Djokovic vicino alla sua panchina ha chiamato a più riprese l'attenzione dell'arbitro. "Hello", ha urlato Nole che a causa del rumore della folla non è riuscito nel suo intento, come dimostrato dall'assenza di risposte. Cosa voleva Nole? Aveva bisogno di andare in bagno, e infatti ecco la fuga nel tunnel per quello che sarebbe dovuto essere il classico "toilet break". "Devo andare in bagno" ha poi comunicato il serbo che dopo qualche secondo ha iniziato a correre, senza aspettare apparentemente l'ok del giudice di sedia.

Il regolamento in questi casi parla chiaro, con la pausa per andare in bagno che viene autorizzata solo a fine set, in base alla norma modificata a fine 2021. A quanto pare, anche a giudicare dalla reazione dell'ufficiale alla corsa di Djokovic, non ci sarebbe stato nessun ok. Questo però non ha impedito all'ex numero uno al mondo di fare quello che voleva, nonostante il tentativo di un addetto ai lavori di bloccarlo in tempo proprio prima del ritorno nella zona degli spogliatoi.

Grande imbarazzo da parte dell'arbitro di sedia che ha annunciato al microfono che avrebbe fatto riprendere il gioco dopo 50 secondi, a prescindere dal ritorno o meno di Novak Djokovic. Quest'ultimo è riuscito a tornare giusto qualche secondo dopo aver superato il tempo concesso, mentre lo spagnolo attendeva dall'altra parte del campo. Cosa è successo dopo? Nessun provvedimento disciplinare nei suoi confronti, nemmeno un warning ovvero la classica ammonizione. Sudditanza psicologica? L'episodio ha fatto molto discutere sui social, dove molti si sono chiesti cosa sarebbe successo se al posto del campionissimo ci fosse stato un altro giocatore magari meno importante.

I commentatori dell'emittente televisiva australiana Nine ha palesato la sua perplessità, supportato dall'ex giocatore Mark Woodforde che ha dichiarato: "Ha bisogno di andare in bagno? Dopo cinque game? Beh, penso che in realtà abbia fatto strada anche lì. Penso che quel funzionario stesse cercando di tirarlo indietro".

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