Djokovic ha fregato Sinner col vecchio trucco del bagno: “Ho urlato davanti allo specchio”
Novak Djokovic si è qualificato per l'undicesima volta per le semifinali del torneo di Wimbledon. Il serbo ha eliminato in cinque set Jannik Sinner, che nei primi due set era stato perfetto ma che poi è stato travolto dall'ex numero uno che ha cambiato marcia e non ha lasciato scampo al giovane talento italiano, che ha provato, ha dato il massimo ma non è riuscito a realizzare l'impresa. Ma oggi più che una sconfitta c'è una vittoria da celebrare quella di Djokovic, che subito dopo aver vinto la partita ha spiegato come ha fatto a cambiare rotta.
Djokovic-Sinner era una partita attesissima. Novak parte bene, ma Jannik recupera e in volata vince il primo set (7-5), poi è 6-2 per l'italiano che si porta avanti 2 set a 0. Ottimo, ma partita lungi dall'essere finita. Considerato pure che il serbo, prima di oggi, aveva compiuto sei rimonta da 2 set a 0 sotto e aveva vinto le ultime dieci partite al quinto. Sinner lo sapeva, e sapeva di non avere niente in mano. E forse temeva anche il momento del toilet break.
Perché quando Sinner vince il secondo set, Djokovic prende un'altra maglia e torna negli spogliatoi. Lo fa per il toilet break, che è stato regolamentato in questa stagione – perché c'è chi lo ha usato o lo usa ancora per spezzare il ritmo agli avversari. Non è questo il caso di Djokovic che azzera tutto, va in bagno e lì riflette, ragione, capisce che è il momento dell'ora o mai più: vuole vincere Wimbledon per la settima volta e per farlo ha bisogno di dare il massimo. In quel toilet break si ritrova e candidamente lo ha ammesso nell'intervista post-partita rilasciata sul campo centrale.
Un grande campione, lo è, anche perché sa amministrarsi, e capire quando è anche il momento di giocarsi il jolly, come quello del toilet break, che a quanto ha detto Djokovic è stato determinante: "Sono uscito, mi sono rinfrescato, con il toilet break, mi sono guardato in faccia, mi sono incitato davanti lo specchio, ed è la verità. A volte in queste circostanze quando non c'è molto che succede di positivo, e l'altro ti domina, queste cose sono necessarie. Ho parlato a me stesso, ho provato a recuperare, ho messo insieme le idee, ho riassemblato quello che avevo, e ho dato il meglio. Ho fatto il break subito e questo mi ha dato fiducia, l'esperienza mi ha aiutato".
Alle successive domande di Lee McKenzie della BBC, il serbo ha ribadito l'importanza di quel momento: "Il toilet break è stato il momento di svolta. Anche se ho giocato tante volte in questi grandi palcoscenici, però ho sempre dei momenti di dubbio, la battaglia interna è sempre quella più difficile. La battaglia dentro di te è la grande sfida. In queste circostanze sono convinto di poter rovesciare la partita. Essere due set nei tornei dello Slam, metti l'esperienza, vai al bagno e provi a venirne fuori".
Ma ovviamente non si può ridurre a questo l'ennesima grande rimonta di Djokovic, che in quel momento, nella pausa, si è acceso, si è dato la scossa, ha trovato l'inerzia giusta e ha cambiato marcia, e da quel momento in poi è stato pressoché perfetto. Non ha lasciato scampo a Sinner, al quale ha regalato delle splendide parole: "Sono sicuro che Jannik avrà molte opportunità nei grandi palcoscenici, maturo per la sua età, stabile nella top ten, ha giocato un ottimo torneo".