Djokovic festeggia suonando il violino con la racchetta, Wimbledon lo fischia: ma non sanno niente
Novak Djokovic ha battuto Lorenzo Musetti nella semifinale di Wimbledon e domenica sarà dunque lui ad affrontare Carlos Alcaraz nella finale, in una rivincita del match andato in scena lo scorso anno, quando vinse lo spagnolo. La partita tra l'ex numero al mondo e Musetti è stata a tratti spettacolare, merito anche dell'italiano che ha messo a segno alcuni punti bellissimi, ma alla fine la solidità di Djokovic – del tutto recuperato fisicamente dopo l'operazione al menisco – e la sua capacità di giocare al meglio nei momenti decisivi hanno prodotto la sua vittoria per tre set a zero. Subito dopo l'ultimo punto, il campione serbo ha festeggiato mimando di suonare il violino con la racchetta, un gesto che gli spettatori di Wimbledon hanno ritenuto provocatoriamente rivolto a loro, subissando Djokovic di fischi, ma che in realtà è un omaggio alla figlioletta Tara, seduta in tribuna.
Djokovic mima il violino per la figlia, il pubblico fischia
Era a lei che pensava Novak mentre imbracciava il suo attrezzo di gioco, nell'occasione trasformato in strumento musicale immaginario, per dedicarle la melodia più bella del mondo, quella del padre affettuoso. Evidentemente la parte del pubblico che ha fischiato sonoramente il 37enne serbo non conosceva questa particolare dedica, già fatta da lui alla piccola Tara dopo le vittorie contro Popyrin e Rune.
Per capire tuttavia il perché dei fischi, bisogna tornare proprio al match contro il danese e alle successive dichiarazioni molto polemiche di Djokovic nei confronti del pubblico di Wimbledon, accusato di aver tifato contro di lui oltre i limiti della sportività fino ad arrivare a indirizzargli dei ‘buuu'. Un attrito che ha fatto pensare agli spettatori presenti oggi sul centrale che il gesto del violinista fosse una rivincita contro di loro, provocandone la reazione con i fischi.
"Quel gesto era per Tara, suona il violino da sei mesi"
Conoscendo quel marpione di Nole, che si esalta in queste situazioni, forse dentro c'era anche qualcosa di questo, ma non c'è dubbio che la sviolinata fosse indirizzata principalmente a sua figlia, come aveva già spiegato dopo la partita con Rune: "Quel gesto era per Tara. Mia figlia suona il violino già da un po', da sei mesi, e abbiamo concordato che avrei festeggiato in quel modo. Ognuno ha qualcosa di suo per festeggiare, io l'ho cambiato, dipende dal momento e dalle sensazioni, ora ho un violino".