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“Djokovic è uno str**zo”: fuorionda imbarazzante durante il tg, il video finisce online

Protagonisti i due conduttori di Channel 7, una delle reti di news più seguite in Australia, registrati prima della diretta. Il dialogo è stato messo sui social e ha scatenato uno tsunami.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il ‘caso' di Novak Djokovic e del mistero sul reale esito del test anti Covid-19 è ancora in piena evoluzione e, mentre il numero uno del tennis mondiale adesso rischia grosso sia sul fronte sportivo che su quello legale, continua la personale ‘guerra' dell'opinione pubblica australiana, che appoggia le scelte del proprio Governo. L'ultimo colpo inferto alla notorietà di Djokovic è arrivato da "Channel 7" una delle tv australiane più conosciute e seguite per le notizie in diretta, dove i due conduttori sono stati colti a esprimere pareri decisamente poco professionali nei confronti del tennista.

Tra Djokovic e l'Australia c'è un contenzioso aperto e che difficilmente rientrerà del tutto perché quanto accaduto ha spaccato in due il Paese dopo lo scandalo a seguito della volontà del serbo di difendere il proprio titolo ai prossimi Open d'Australia, pur non avendo il vaccino e presentando un'esenzione che gli avrebbe dovuto consentire l'accesso regolare, poi negatogli. Una vicenda torbida, fatta di mezze verità e corredata da un clima più che esasperato.

Da un lato i ‘sostenitori' di Djokovic, in primis la sua famiglia che si è scagliata contro al trattamento che Novak avrebbe subito, trattenuto in un tugurio utilizzato come centro d'accoglienza per migranti in cui avrebbe subito presunte  – ma mai avvenute – torture e molestie. Dall'altro, la schiera di chi ha attaccato la stella mondiale del tennis che sul Covid ha sempre difeso la propria posizione nel rifiutare il vaccino, fino al documento che è stato mostrato quale dichiarazione mendace pur di superare i confini australiani. Poi, la notizia del fermo e la memoria difensiva presentata che, però, si fonderebbe su un certificato il cui esito sarebbe stato modificato.

In ultimo, le ammissioni dello stesso Djokovic dei propri errori e l'attuale conseguente rischio concreto non solo di venire squalificato per tre anni dalle attività sportive, ma anche rischiare cinque anni di carcere per dichiarazioni mendaci, in base al Crimes Act. Da qui la disfida aperta con il Governo australiano che attraverso il dipartimento degli Affari interni ha deciso di ampliare ulteriormente le indagini, considerando diverse aggravanti: la violazione delle regole sull’isolamento in Serbia, l’erronea dichiarazione di viaggio per l’ingresso in Australia e le incongruenze relative alla data per il test.

In questo contesto ostile che si sta vivendo in Australia nei confronti di Nole, si incornicia alla perfezione ciò che è avvenuto negli studi di ‘Channel 7' una delle tv di news più seguite nel Paese. Rebecca Maddern, giornalista che conduce insieme al collega Mike Amor l'edizione delle 18:00, è stata pizzicata da un fuorionda in cui esterna il proprio pensiero sull'intera vicenda. I due, ignari di essere registrati, si lasciano andare ad un libero sfogo, scagliandosi contro Novak Djokovic in uno scambio di battute poi finito alla gogna del web.

Rebecca Maddern: "Comunque la si guardi, Novak Djokovic è un bugiardo, subdolo, uno str**zo".
Mike Amor: "È un cogl**ne".
RM: "Come in qualsiasi modo tu lo guardi, è un peccato che tutti gli altri gli si siano accalcati intorno"
MA: "Questo è tutto, voglio dire che è uno str**zo."
MA: "Ha trovato una fottuta scusa e poi è caduto sulle sue bugie del c***o. È proprio quello che è successo".
MA: "Penso che la farà franca."
RM: "Oh, certo… la farà franca".
MA: "Penso che la maggior parte delle persone oneste direbbe "Guarda, il ragazzo è uno str**zo". Hanno fatto la cosa giusta, lui non lo so".
RM: "No. Non credo."

Il tutto è diventato immediatamente virale, pubblicando il video sui social con i due conduttori messi alla berlina dagli utenti che non hanno tenuto in considerazione di un dialogo – seppur più che colorito – di natura comunque privata e che non doveva essere divulgato. Tanto da far scendere in campo anche Craig McPherson, direttore delle notizie di ‘Channel 7' che ha confermato che è in corso un'indagine per scoprire chi ha fatto trapelare la registrazione: "Pubblicare la registrazione è illegale, riguardava una conversazione privata tra due colleghi. Un atto subdolo e codardo, fatto in violazione della legislazione sui dispositivi di ascolto, il cui autore, una volta trovato, sarà di conseguenza giudicato". Anche un altro vertice del canale, l'amministratore delegato di Seven Melbourne, Lewis Martin, ha ribadito la volontà di andare fino in fondo: "Beh, è deludente. È una conversazione privata. È stato registrato e distribuito illegalmente. Posso assicurare che non lasceremo nulla di intentato per scoprire come sia successo".

Uno tsunami che ha coinvolto i due giornalisti, soprattutto Rebecca Maddern, che pochi gironi prima aveva pubblicato sul proprio profilo Facebook l'entusiasmo per essere ritornata laddove aveva mosso i primi passi professionali.

"Quindi finalmente posso dirvelo: sono tornata a Channel 7!" scriveva entusiasta lo scorso 2 gennaio: "Ho varcato la soglia di Channel 7 quando avevo appena 24 anni da giovane cadetta, e ora torno a leggere le notizie del fine settimana. Non potrei essere più felice di sedermi accanto a Mike, è uno dei migliori giornalisti del paese. Sono felice che questa avventura possa continuare". Un'avventura iniziata però con il piede sbagliato, anzi con una parola sbagliata.

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