Djokovic allenatore di se stesso, la pazza idea: nessun numero 1 nel tennis aveva mai osato tanto
La notizia del cambio di allenatore di Novak Djokovic era totalmente inaspettata. L'addio a Goran Ivanisevic è stato un fulmine non totalmente a ciel sereno, però, considerato l'avvio di stagione del serbo. La grande amicizia e la stima restano e rimarranno per sempre, ha detto il numero 1 al mondo, ma qualcosa si è incrinata e dà lì c'è stato l'addio. Djokovic tornerà a Monte Carlo, praticamente chiunque vuole sapere chi sarà nel suo box. Nelle ore successive alla notizia è rimasto in silenzio, ma poi ha detto una frase sibillina con la quale ha dato un indizio sulla sua scelta futura.
L'addio di Djokovic a Ivanisevic
Lasciarsi e dirsi addio è sempre complicato, farlo mantenendo un buon rapporto ancora di più. Il legame e l'affetto restano tra Djokovic e Ivanisevic. Novak gli ha regalato parole meravigliose, mantenendo però anche un filo di dubbio scrivendo: "Io e Goran abbiamo deciso di smettere di lavorare insieme qualche giorno fa. La nostra chimica in campo ha avuto i suoi alti e bassi, ma la nostra amicizia è sempre stata solida come una roccia. Infatti sono orgoglioso di dire (non sono sicuro che lo sappia) che oltre a vincere tornei insieme, abbiamo fatto anche una battaglia a Parchisi per molti anni. E quel torneo non si ferma mai per noi. Grazie di tutto amico mio. Ti voglio bene".
E ora chi sarà al suo fianco? Djokovic ha avuto tre veri allenatori, due per tanto tempo: Vajda e Ivanisevic, al primo per un determinato periodo è stato affiancato Boris Becker. Nel suo staff saltuariamente c'è stato anche Stepanek. Di nomi ne sono stati fatti tanti. Djokovic ha l'esperienza necessaria per scegliere e probabilmente adesso viaggerà da solo.
Il serbo ha preso parte alla prima del documentario ‘Legend' dedicato a Nikki Pilic, tennista e grande allenatore e a margine non ha potuto esimersi dal parlare della separazione con Ivanisevic: "Goran sarà mio amico per sempre, mio e della mia famiglia. È una persona molto cara per me, la fine della nostra collaborazione professionale non significa che la nostra amicizia si interrompa. Dopo quasi 5 anni, semplicemente eravamo arrivati a un punto dove la nostra collaborazione si è esaurita".
Djokovic parla del suo futuro allenatore
Djokovic ha ricordato i tanti successi assieme e anche il difficile momento degli Australian Open del 2022, quando il serbo fu messo alla porta dal paese: "Insieme abbiamo scritto la storia del nostro sport, abbiamo vinto Slam, concluso stagioni al numero 1, ma abbiamo anche attraversato prove e tribolazioni: la squalifica agli US Open, la deportazione dall'Australia. Ricorderò sempre che è stato lì per me come persona, come essere umano, prima di tutto, e che ha portato il giusto insieme di valori nella nostra relazione. Questo tipo di chimica ha portato grandi risultati. Auguro il meglio a Goran".
Parlando del nuovo allenatore ha fatto capire che per ora non ne avrà uno e che potrebbe andare pure avanti così per un po': "Non ho ancora un'idea chiara su chi sarà il nuovo allenatore, né se ce ne sarà uno. Ho avuto allenatori fin da quando ero ragazzino, ora cerco di sentire da solo ciò di cui ho bisogno, ciò con cui mi sento più a mio agio. Sarete informati nel caso in cui qualcuno si unisca alla squadra".
Lo staff che segue Novak Djokovic
Dopo l'addio allo storico manager Artaldi, via Ivanisevic. Lo staff di Djokovic resta foltissimo con i fisioterapisti Miljan Amanovic e Claudio Zimaglia, Marco Panichi come preparatore atletico, Carlos Gomez Herrera sparring partner e Mark Maden come agente. L'informatissimo giornalista serbo Sasa Ozmo dice che negli ultimi giorni Djokovic si sta allenando con l'ex numero 1 del doppio Nenad Zimonjic, storico partner in Davis, e con il fratello Marko Djokovic, che potrebbe seguirlo nei tornei sulla terra rossa. Djokovic proverà a capire come procederà magari senza un vero coach e ne potrebbe ingaggiare uno con calma più avanti. In ogni caso sarebbe il primo numero 1 ATP ad allenarsi da solo.