Djokovic accusato da un collega di avere una doppia faccia: “Pessimo cinque volte”

Esiste un Novak Djokovic a favore di telecamere e un altro completamente diverso quando il pubblico non lo osserva: "execrable" – ovvero "pessimo", "riprovevole" – è il termine che usa più volte il suo collega, assai meno forte, Jules Marie, quando racconta la sua esperienza come sparring partner del campione serbo. Il tennista francese ha 33 anni, non ha mai conosciuto la gloria (il suo best ranking è numero 203 al mondo, adesso è 461, nel 2025 ha perso quattro partite su quattro), ma è stato abile a costruirsi un'attività da youtuber fuori dal campo, con un account seguitissimo in cui racconta "la vera vita di un giocatore professionista". In uno dei suoi racconti, durante una diretta su un canale Instagram, Marie ha sputato veleno su Djokovic, accusandolo di avere una doppia faccia e portando ad esempio cosa è accaduto quando ha fatto da sparring al vincitore di 24 tornei del Grande Slam.

Marie ricorda cosa accadde durante la sessione di sparring con Djokovic: "Non è per niente bello"
Marie riavvolge il nastro e torna al 2021, quando aiutò l'ex numero uno al mondo a prepararsi per Parigi: "Quando ero uno sparring partner al Roland Garros, ho giocato cinque volte con Djokovic, ed è stato pessimo tutte e cinque le volte. Con lui giochi sul filo. Se mandi una palla a un metro e mezzo di distanza da lui, non la gioca e ti guarda come per dire: ‘Se lo fai di nuovo, ti butto fuori'. A un certo punto, ho servito una palla e lui non l'ha giocata. Mi ha detto: ‘È il mio allenatore che dovrebbe servire'. Quindi il suo allenatore serve, io gioco la palla e lui la manda a 50 metri di altezza. Non so perché. Non è per niente bello".
Le cose peraltro sono andate in maniera molto diversa qualche mese dopo, il che ha alimentato nel francese la convinzione della falsità di Djokovic. Marie – che incrociò Nole all'Australian Open l'anno successivo – sostiene che la presenza delle telecamere fece sì che il serbo non esibisse più il comportamento "esecrabile" che aveva mostrato al Roland Garros: "D'altra parte all'Australian Open non ero più uno sparring partner, ero un giocatore. Quindi era diverso. E lui sapeva del mio canale YouTube. Inoltre, eravamo filmati, c'erano le telecamere, quindi non poteva essere così cattivo".