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Djokovic a 37 anni è un muro di granito: un punto è avvilente per Fritz, gli torna indietro di tutto

Novak Djokovic ha battuto Taylor Fritz e si è qualificato per la finale del torneo ATP 1000 di Shanghai, dove affronterà Jannik Sinner. Il campione serbo ha mostrato una condizione fisica mostruosa: in uno scambio ha fatto il tergicristallo da una parte all’altra del campo, ha preso di tutto ed alla fine è stato lui ad aggiudicarsi il punto di fronte ad un Fritz avvilito.
A cura di Paolo Fiorenza
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Sarà Novak Djokovic l'avversario di Jannik Sinner nella finale dell'ATP 1000 di Shanghai: l'immortale campione serbo – ultimo dei ‘Fab Four' ancora in attività dopo che Nadal ha annunciato il ritiro ed è andato a fare compagnia a Federer e Murray – ha battuto nella seconda semifinale l'americano Taylor Fritz. Una vittoria in due set, 6-4/7-6, in cui Nole ha fatto la differenza nei momenti importanti del match, ribadendo una superiorità imbarazzante su Fritz, numeri alla mano: col successo in terra cinese, il bilancio degli scontri diretti tra i due è 10-0 per l'ex numero uno al mondo, che ha mostrato una condizione fisica mostruosa, a dispetto della solita ginocchiera a protezione dell'articolazione destra e di un piccolo problema alla parte bassa della schiena, sul lato sinistro, accusato nel finale. Uno scambio nel match con Fritz è il manifesto della solidità granitica di Djokovic, che fa il tergicristallo da un lato all'altro del campo, ma poi è lui ad aggiudicarsi il punto.

Lo scambio pazzesco vinto da Djokovic nel match con Fritz: Nole è un muro

La partita è appena iniziata e Djokovic ci tiene a mandare un messaggio preciso al suo avversario: anche a 37 anni lui non gli regalerà neanche un 15, Fritz dovrà sudarsi ogni maledetto punto se vuole finalmente batterlo. Nole corre di qua e di là, recupera ogni palla negli angoli, finché l'ultimo miracoloso allungo sull'out destro è concluso da un pallonetto chirurgico che costringe l'americano a un difficile smash dal fondo, ripreso anche questo dal serbo. Alla fine è Fritz a sbagliare, stremato psicologicamente prima ancora che fisicamente: di là c'è un ‘dimonio dagli occhi di bragia', che ha ancora fame, tanta fame.

Djokovic è alla ricerca del suo 100simo titolo ATP, adesso è a quota 99. Quella di domani a Shanghai sarà la finale numero 141 in carriera. Nole è al quarto posto nell'era Open, ovvero dal 1968: davanti a lui ci sono solo Connors (164), Federer (157), Lendl (146), mentre alle sue spalle c'è Nadal (131). Per fare 100 vittorie, l'ex numero uno al mondo dovrà battere domenica l'attuale re del tennis mondiale, Jannik Sinner, che è apparso a sua volta al top nell'altra semifinale vinta contro Machac.

Djokovic sulla finale di Shanghai contro Sinner: "Non sarò il favorito"

"Dovrò essere al meglio per vincere – ha detto Djokovic dopo il match, tessendo le lodi di Sinner – È il miglior giocatore del mondo, sta giocando un tennis incredibile. È molto costante ed è il giocatore da battere, senza dubbio, soprattutto sui campi in cemento. Avrò bisogno di essere al mio miglior livello per vincere. Non sarò il favorito, ma cercherò di essere il più fresco possibile a livello fisico per tenergli testa. Spero che sarà una grande sfida. Il problema al fianco? Non sono preoccupato, considerando che ho continuato e finito le partite sia ieri che oggi. Questa è una buona notizia", ha commentato. Djokovic ha già vinto a Shanghai quattro volte: 2012, 2013, 2015 e 2018, nessuno come lui nell'albo d'oro del torneo cinese. Lo scontro con Sinner sarà il loro ottavo faccia a faccia: il bilancio vede il serbo avanti 4-3, ma le tre vittorie di Jannik sono arrivate nelle ultime quattro partite.

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