Del Potro racconta il bellissimo gesto di Djokovic, Nole gli disse: “Andiamo a cena e ne parliamo”
Juan Martin del Potro non gioca da più di due anni (sconfitta con Delbonis a Buenos Aires l'8 febbraio del 2022), in un match che segnava il suo rientro dopo ben 31 mesi di assenza per il problema al ginocchio destro che lo aveva costretto a quattro operazioni. Il dolore ha continuato a non dargli tregua e il campione argentino – la cui carriera è stata martoriata dagli infortuni, ha subìto anche quattro interventi al polso – ha tratto la conclusione di appendere la racchetta al chiodo. Dopo aver raggiunto nel 2018 a 30 anni il suo best ranking al numero 3, per Del Potro è stato un calvario: il vincitore dello US Open del 2009 è stato un giocatore tanto potente – con servizio e dritto a formare una combo devastante con pochi uguali nel circuito – quanto fragile. La ‘torre di Tandil' non lascerà tuttavia la scena con quella sconfitta di due anni fa, ma chiuderà con un'esibizione che lo vedrà di fronte a Novak Djokovic in Argentina: un gesto bellissimo del campione serbo, come ha raccontato lo stesso Del Potro molto toccato.
Djokovic sente le voci sul desiderio di Del Potro di sfidarlo un'ultima volta e va lui da Juan: "Conta su di me"
Nel corso degli anni Del Potro e Djokovic – separati da un solo anno di età, più grande il serbo, 37 anni contro 36 – hanno stretto un rapporto che va oltre la rivalità sportiva, scandita da 20 confronti diretti (16 a 4 le vittorie per Nole). Negli scorsi mesi erano iniziate a circolare con sempre più insistenza voci secondo cui Del Potro avrebbe voluto affrontare proprio Djokovic in un'ultima partita, per uscire di scena in maniera consona al suo status di campione amatissimo, più che mai in Argentina.
Ebbene, Nole le voci le ha sentite ed allora ha preso lui l'iniziativa per far sapere a Juan Martin che lui c'era, per l'amico e per il campione: sarebbe stato il grande avversario nella ‘last dance' di Del Potro il prossimo 1 dicembre a Buenos Aires, in un evento che si annuncia carico di emozione. In un'intervista alla ‘Nacion', Del Potro ha raccontato come sono andate le cose: "Anche prima dell'ultimo Miami Open c'erano delle voci, c'erano piccole notizie, ma con lui non ci vedevamo da molto tempo. Un giorno a Miami, mi ha detto: ‘Delpo, so che sei qui, voglio che tu venga a cena e possiamo parlare'. Abbiamo avuto una conversazione incredibile. Mi ha chiesto se era vero riguardo alla partita, gli ho detto che l'unico modo in cui questa cosa poteva andare avanti era se lui voleva accompagnarmi quel giorno".
"E lui mi ha risposto: ‘Conta su di me per qualsiasi cosa io possa aiutarti'. Per me è stato molto emozionante – ha continuato Del Potro – perché un ragazzo come lui, con il suo fitto programma, con le cose che fa settimana dopo settimana, le migliaia di offerte che riceve di ogni tipo, prendersi una pausa e venire in Argentina per qualche ora per stare con me e le persone che lo amano, è stato molto speciale".
L'esibizione contro Djokovic è stata soprannominata "L'ultima sfida". Quando gli è stato chiesto perché desiderasse così tanto un'ultima partita, Del Potro ha detto che vuole finalmente concludere la sua carriera in maniera degna: "Questa è la fine di tutto quello che ho passato. Avere la mia foto finale con la racchetta accanto a Novak è quello che mi resterà per il resto della vita".