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Davidovich vince una battaglia a Monte Carlo poi stupisce: “Ho giocato una partita di m****”

Alejandro Davidovich Fokina si è qualificato per i quarti di Monte Carlo, dopo il successo con Draper si è commosso, poi ha usato parole sorprendenti nell’intervista sul campo:
A cura di Alessio Morra
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Alejandro Davidovich Fokina è uno dei pochi tennisti tra i primi 50 della classifica ATP a non aver mai vinto un torneo, ma è stato numero 21, ha già giocato una finale a Monte Carlo, e ha al suo attivo scalpi eccellenti. In questo 2025 è partito con il piede giusto, nella Race costeggia la top ten e nel Principato è ai quarti di finale, con la semifinale possibile. Ma dopo aver vinto una battaglia con Draper ha stupito tutti: prima perché ha pianto e poi perché ha usato parole fortissime nell'intervista a caldo sul campo.

Davidovich Fokina ai quarti a Monte Carlo

Davidovich Fokina ha disputato due finali in questa stagione, una persa amaramente, a Monte Carlo sta giocando benissimo e negli ottavi ha vinto sul filo contro il britannico Jack Draper, numero 5 del tabellone. Chiusa l'opera lo spagnolo ha celebrato il successo piangendo. Una reazione anomala considerato che si è qualificato ‘appena' per i quarti di finale. Si è seduto sulla sua panchina e ha pianto. Lacrime vere quelle dello spagnolo, che nei quarti sfiderà Popyrin, vincitore in rimonta su Ruud.

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"Questa è stata una partita di m****"

Una volta cacciate via tutte le lacrime, lo spagnolo è stato intervista a bordo campo e ha risposto in modo sorprendente al giornalista della tv francese, che lo elogiava per la partita giocata e vinta: "Stai mentendo, è stata una partita di m****. Sono commosso perché questi ultimi due anni non sono stati facili. Mi dispiace davvero per il mio comportamento in campo e per la mia incapacità di controllare le emozioni. Devo rispettare me stesso e la mia squadra. Oggi è stata una giornata difficile. Oggi ho vissuto un'esperienza sulle montagne russe con la mia mente. Stavo giocando un tennis migliore, ma la mia mente mi raccontava un sacco di cazzate".

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