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Cosa sappiamo del debito col Fisco di Camila Giorgi: proposta di patteggiamento dei suoi avvocati

La Guardia di Finanza non è riuscita a notificare a Camila Giorgi l’atto di conclusione delle indagini della Procura di Prato per reati fiscali. Le somme sono più grandi di quelle di un precedente procedimento in cui la tennista era stata assolta. Proposta di patteggiamento dei suoi avvocati, che spiegano: “I familiari più stretti hanno commesso errori importanti. Quando noi abbiamo potuto prendere contezza della situazione era ormai tardi e non è stato possibile sanare tutto”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Camila Giorgi si è davvero ritirata dal tennis agonistico lo scorso 7 maggio (come da comunicazione fatta ‘silenziosamente' all'International Tennis Integrity Agency e confermata da lei successivamente su Instagram), è all'estero per ricaricarsi dopo un periodo di "stress" e ha lasciato dietro di sé un contenzioso col Fisco italiano per tasse non pagate per somme molto grandi, nell'ordine delle centinaia di migliaia di euro. I suoi avvocati smentiscono che la sua sia una ‘fuga' collegata ai problemi fiscali e affilano la strategia per uscirne nella maniera migliore possibile: proposto il patteggiamento.

Il debito di Camila Giorgi col Fisco italiano

Le voci sullo status di evasore totale della 32enne tennista marchigiana – con grosse pendenze erariali e conseguenti procedimenti aperti – si erano diffuse dopo la notizia del sorprendente ritiro e soprattutto della sua ‘sparizione' assieme alla sua famiglia: tutti irreperibili, con telefono staccati. La conferma dei problemi col fisco è stata data dalla Federtennis, che ha rivelato di aver ricevuto un atto di pignoramento verso terzi per una cifra pari a 464mila euro, relativa peraltro al solo 2016 (c'è la possibilità che le somme complessive siano maggiori, con riferimento agli anni successivi).

L'indagine penale della Procura di Prato

C'è anche aperto un fronte penale: la Procura di Prato (competente visto che la Giorgi era residente a Calenzano, vicino Firenze) ha aperto un nuovo procedimento dopo quello relativo alla omessa comunicazione dei redditi del 2013 e del 2014, vicenda per la quale la tennista era stata assolta perché la cifra complessiva non aveva superato i 50mila euro, come da codice penale ("il fatto non costituisce reato"). In quel caso – ha spiegato uno dei suoi legali, Cristian Carmelo Nicotra – Camila "si era trasferita all'estero ma non aveva spostato la residenza fiscale. In totale erano circa 11mila euro e 32mila un altro anno, una somma comunque inferiore ai 50 mila euro, quindi dovrebbe pagare le cifre non dichiarate, ma non è reato".

Camila Giorgi si è ritirata a 32 anni: la marchigiana è stata numero 26 al mondo
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Ma adesso le somme in ballo sono molto più alte e la Guardia di Finanza ha cercato invano di notificare alla Giorgi un avviso di conclusione delle indagini della Procura per reati fiscali. La strategia difensiva dei legali della tennista in questo caso sarebbe diversa: c'è già una proposta di patteggiamento depositata alla Procura, svela il Corriere della Sera.

Le pendenze della Giorgi peraltro non sarebbero solo col Fisco italiano, ma anche col Regno Unito: nella cartella esattoriale che non è stato possibile recapitarle è presente anche la dicitura "UIPE", che sta per "Uniform Instrument Permitting Enforcement", ovvero lo strumento che prevede l'assistenza reciproca tra i paesi dell'Unione Europera per il recupero dei crediti relativi a tasse, dazi e altre misure: C'è anche la Gran Bretagna che reclama soldi non versati dalla tennista di Macerata.

La Giorgi è anche modella per marchio di abbigliamento di famiglia
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La spiegazione degli avvocati della Giorgi

Se questo è lo scenario tributario, frutto di un ‘buco nero' di parecchi anni in cui non sarebbe stata presentata nessuna dichiarazione dei redditi (la Giorgi si era completamente affidata anche per quello al padre Sergio, suo allenatore e figura non poco controversa), la vicenda umana e la sparizione di Camila sono state spiegate così dai suoi avvocati Federico Marini e Cristian Carmelo Nicotra: "Nessuna intenzione di sottrarsi alle responsabilità, Camila Giorgi rientrerà presto in Italia, il Fisco non c'entra nulla. La decisione di ritirarsi l'aveva maturata da diversi mesi: fin dopo il Covid Camila pensava di rallentare progressivamente, aveva difficoltà a reggere lo stress dell'attività agonistica. L'allontanamento dalla residenza di Calenzano, è temporaneo ed è dovuto a divergenza di vedute all'interno della famiglia, e alla volontà di prendersi una pausa per decidere come impostare la propria vita dopo l'abbandono dell'attività agonistica".

Quanto alle dichiarazioni dei redditi non presentate, gli avvocati hanno spiegato che "lei, impegnata in giro per il mondo per i tornei e l'attività agonistica, aveva delegato al padre, il quale non si sarebbe affidato a dei professionisti del settore contabile amministrativo". Per i guadagni della Giorgi del resto "non c'è da nascondere nulla, sono i premi dei tornei, facilmente tracciabili. Il problema è che sono stati fatti degli errori mentre Camila era assente. Aveva incaricato i familiari più stretti che però hanno commesso errori importanti. Quando noi abbiamo potuto prendere contezza della situazione era ormai tardi e non è stato possibile sanare tutto".

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