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Cosa fa Nadal dopo il tennis: “Oggi riesco a vivere senza dolore. Posso salire e scendere le scale”

Rafa Nadal racconta la sua nuova vita dopo il tennis parlando di come il suo fisico sta reagendo agli anni di grandi battaglie, con il lavoro sugli infortuni che lo hanno tormentato.
A cura di Marco Beltrami
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Com'è la nuova vita di Rafa Nadal dopo l'addio al tennis giocato? Difficile per la leggenda spagnola staccare la spina, pur essendoci anche aspetti positivi oggi. Tra questi c'è senza dubbio il fatto di non dovere lavorare sul dolore legato agli infortuni che lo hanno tormentato negli ultimi anni della sua prestigiosa carriera.

La nuova vita di Nadal, non lavora più sul dolore

In occasione del Gran Gala del Mundo Deportivo, in cui è stato insignito del Trofeo Straordinario, il "mancino di Manacor" ha spiegato: "Adesso non ho molto dolore, non mi sto impegnando troppo". In questo momento storico infatti Nadal non ha la necessità di spingere sull'acceleratore in vista di impegni in campo: "Ora sono in grado di vivere con pochissimo dolore e questo è molto importante per me. Alla fine, salire e scendere le scale normalmente per me è un passo avanti molto importante nella mia vita quotidiana. Posso vivere con tranquillità, senza dovermi preoccupare troppo del dolore".

Insomma anche le attività più normali, della vita di tutti i giorni, erano diventate un incubo per Nadal che guarda il bicchiere mezzo pieno pur sentendo l'assenza delle partite e dell'adrenalina: "Mi sto adattando ai nuovi aspetti della mia vita. Gli ultimi anni della mia carriera sono stati difficili e questo mi aiuta a non sentirne così tanto la mancanza. Mi sono ritirato solo tre mesi fa, non un anno fa, e non posso dire con assoluta chiarezza di stare benissimo". 

Le battaglie con Djokovic e Federer e lo spingersi al limite

Rafa Nadal ha dichiarato che le sue condizioni fisiche sono anche figlie delle tante battaglie con i suoi rivali principali, ovvero Djokovic e Federer. Per tenere testa a loro, lo spagnolo si è spinto al limite: "Tra loro è difficile scegliere. La mia carriera è legata a Djokovic e Federer, noi tre ci siamo spinti a vicenda a migliorare. In qualche modo ci siamo portati al limite in ogni senso. Fisicamente questo ci ha danneggiato parecchio, ma a livello tennistico e mentale ci ha portato ad un livello superiore ed è per questo che siamo stati in grado di avere una carriera così lunga".

E ora per il 14 volte vincitore del Roland Garros è tempo di pensare a quello che verrà: "Ogni cambiamento richiede tempo. Personalmente, avevo paura di cosa potesse rappresentare, ma sono molto felice in questa nuova fase. La affronteremo giorno per giorno. Ci sono tante cose a cui devo abituarmi e, in qualche modo, devo scoprire cosa mi motiva davvero ad affrontare questa nuova fase che, ne sono certo, sarà anche entusiasmante".

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