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Cosa cambia per Sinner con il nuovo sistema di assegnazione dei punti nel ranking ATP

L’ATP ha apportato delle modifiche al sistema di punteggio che determina il Ranking. Sulla carta il nuovo sistema potrebbe favorire anche il tennista italiano Jannik Sinner.
A cura di Alessio Morra
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L'ATP ha ufficializzato alla vigilia del torneo 250 di Brisbane, il primo della stagione 2024, delle modifiche nel sistema di assegnazione dei punti nel ranking del tennis. Non cambia nulla per chi vince i tornei – tanto gli Slam quanti i 1000 – ma aumentano i punti per chi perde in finale o raggiunge semifinali o quarti di finale. E ora viene da chiedersi: cosa cambia per Jannik Sinner?

Sulla carta i cambiamenti non dovrebbero essere enormi, ma in realtà ottenendo più punti anche per i piazzamenti (le finali perse a livello Slam varranno 1300 e non 1200 punti) i tennisti che avranno una maggiore continuità avranno un maggior numero di punti. Ciò significa che un giocatore come Sinner potenzialmente può avere un netto incremento a livello di punti, considerando solo ciò che ha fatto all'inizio del 2023, quando ha raggiunto le semifinali a Indian Wells e Monte Carlo e la finale a Miami.

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Con il nuovo sistema di punteggio, considerando i risultati dei primi tre 1000 di questa stagione e i risultati di Wimbledon, Australian Open e US Open, Jannik metterebbe a verbale 270 punti. Un discreto bottino che avrebbe ulteriormente avvicinato al vertice Sinner. Ma va da sé che anche chi lo precede in classifica e cioè Medvedev (numero 3), Alcaraz (2) e Djokovic (1) con il nuovo sistema di punteggio avrebbe avuto un incremento nel ranking.

Quindi è impossibile dire se con il nuovo sistema di assegnazione di punteggio Sinner potrebbe galoppare ulteriormente verso il vertice della classifica ATP, perché tutti coloro che arriveranno fino in fondo avranno più punti in classifica. Ma è altrettanto vero che la continuità fa la differenza e quindi i giocatori realmente di vertice avranno la possibilità di ampliare il gap con quelli che fanno parte dalla top ten, ma non sono sempre continui.

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Insomma, a guardare il 2023 è chiaro che questo sistema di punteggio dovrebbe agevolare i quattro moschettieri di oggi rispetto a Zverev, Rublev, Tsitsipas e Rune, tennisti di livello che però di tanto in tanto scivolano nei primi turni anche di torneei importanti.

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