Continua il braccio di ferro tra Djokovic e gli Australian Open: “Devono permettergli di giocare”
Gli Australian Open 2022 rischiano di essere la prima prova dello Slam da quasi vent'anni a questa parte senza Djokovic, Federer e Nadal. Roger ha già annunciato la sua rinuncia, se tutto va bene lo svizzero alle soglie dei 41 anni tornerà in campo la prossima estate. Rafa invece sperava e spera ancora di essere in campo a Melbourne, ma di rientro dall'esibizione di Abu Dhabi ha scoperto di essere positivo al Covid. E questo stop complica i suoi piani di rientro nel circuito. Il numero 1 ATP invece ha un altro problema, non è vaccinato e per giocare gli Australian Open o si vaccina o chiede un'esenzione medica. Da settimane è in atto un braccio di ferro tra il serbo, che parla tramite il suo entourage e il padre, e gli organizzatori del torneo, che non vogliono concedere un trattamento speciale al miglior giocatore del mondo, che ha vinto diverse volte il torneo.
Nelle ultime ore il dibattito è ripreso. Craig Tiley, il direttore del torneo, ha servito un assist a Nadal dicendo: "Sono fiducioso che Rafa possa essere qui, i giocatori che sono positivi adesso hanno il tempo necessario per non essere più infettivi e hanno il tempo per essere pronti per l'inizio del torneo". In realtà non è così semplice.
L'ex numero uno del mondo giocando contro Murray e Shapovalov ha dimostrato di essere in ritardo di condizione e non allenandosi certo non potrà migliorare. Considerato questo, la lunga assenza dai campi e il viaggio verso l'Australia viene difficile pensare a Nadal in campo a Melbourne.
Tiley ha parlato anche di Djokovic, che vive una situazione completamente diversa. Tiley mantiene la linea dura, che non è solo del torneo ma proprio dell'Australia che non permette ai non vaccinati di entrare nel paese: "Se Novak si presenta all’Australian Open, verrà vaccinato o avrà un’esenzione medica. Non lo chiederò nulla a Novak, non sono affari miei. Se sarà qui, saprò che soddisfa una di quelle condizioni".
A quelle parole ha risposto Srdjan Djokovic, il papà di Nole, che non porge l'altra guancia e afferma che il figlio sarà in campo se gli organizzatori lo vorranno, che tradotto significa che Djokovic non accetta imposizioni, lui è iscritto al torneo e vuole difendere il titolo: "Se decidono di non far giocare Novak, devono sostenere la loro decisione. Ha vinto l’Australian Open nove volte, ora vuole giocare e devono permettergli di giocare. Cosa fare se non va agli Australian Open? Aspetteremo il Roland Garros e il suo 21° titolo del Grande Slam".