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Connors drastico su Sinner: “Il tennis non potrebbe reggere ad una sua squalifica”

Jimmy Connors si è espresso sul caso Sinner e sull’attesa per l’esito del ricorso della WADA al TAS. Grandi perplessità da parte della grande gloria della racchetta.
A cura di Marco Beltrami
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Jannik Sinner si è rivelato uno schiacciasassi tra Shanghai e Six Kings Slam. Successi che hanno confermato ancora una volta la tenuta mentale del numero uno al mondo. Non è facile infatti convivere con il pensiero del verdetto del TAS dopo il ricorso di WADA sul caso Clostebol, per cui ci potrebbero volere ancora mesi. Ha detto la sua sull'argomento anche una leggenda del calibro di Jimmy Connors.

Jimmy Connors sul caso Sinner, le parole della leggenda del tennis

Jimbo, campione capace di vincere 150 tornei (109 ATP) tra cui 8 titoli dello Slam in singolare e due di doppio, ha parlato anche di questo argomento in occasione del suo seguitissimo podcast Advantage Connors. Il classe 1952 statunitense che ha lasciato un segno indelebile nel mondo della racchetta, ha evidenziato le sue perplessità sulla gestione del caso Sinner. A suo dire un'eventuale squalifica del tennista numero uno al mondo farebbe vacillare tutto il sistema.

Le perplessità di Jimbo sul ricorso della WADA al TAS

Queste le parole di Connors sull'argomento, anche abbastanza forti considerando i precedenti relativi a giocatori meno importanti: "Non sono così preparato per capire cosa significa un granello di sale (riferimento alle doti minime di Clostebol riscontrate, ndr). E ad essere onesti non è nel mio stile essere esprimersi su questo. Tutto quello che so è che non credo che il tennis a quel livello potrebbe sopravvivere ad un simile impatto con un giocatore di alto livello. In passato hanno dimostrato di non avere paura di colpire tennisti di livello inferiore ed eliminarli dal gioco. Ma non so se il tennis potrebbe reggere di fronte ad un caso di questo livello".

Certo è che non è facile per Jannik convivere con questi pensieri, anche se il campo è la sua isola felice: "Il tennis è la sua via di fuga. Una volta che è in campo, ha troppe cose a cui pensare. Il suo gioco, il suo avversario. Sa cosa ci vorrà per vincere. Ma cosa fai per le altre 20 ore del resto della giornata?".

Il punto sul ricorso al TAS per il caso Sinner

Quello che è certo è che ci vorrà ancora del tempo per togliersi di dosso questo peso. Per il verdetto del TAS sul ricorso WADA ci vorrà infatti ancora del tempo, con lo stesso che potrebbe arrivare dopo gli Australian Open. Il bandolo della matassa, ovvero la questione che l'organismo di Losanna sta verificando è quello relativo "alla fattispecie della "assenza di colpa o negligenza" – che esclude l'applicazione di un periodo di squalifica (art. 11.5) – o nella diversa fattispecie di "assenza di colpa o negligenza significativa", la quale prevede invece un periodo di squalifica variamente modulato a seconda del grado di colpa dell'atleta o di altra persona (art. 11.6)".

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