Con Sinner e Sonego l’Italia è pronta per la prima Coppa Davis da protagonista dopo anni bui
Quella che inizia oggi è la prima Coppa Davis che noi italiani aspettavamo con discreta ansia. E non sarà l’ultima, questo è il bello. Il trofeo che avrà Torino come teatro per la nostra Nazionale è il primo a cui arriviamo con due Top 10 in classifica ATP (anche se uno, Matteo Berrettini, purtroppo non può partecipare per infortunio), un vecchio leone e altri due talenti giovani che si sono distinti in questo anno e mezzo in cui il tennis si è colorato improvvisamente e meravigliosamente di azzurro.
La squadra azzurra, capitana da Filippo Volandri, è composta da Jannik Sinner, Fabio Fognini, Lorenzo Sonego, Lorenzo Musetti e Simone Bolelli, una squadra che ha tante possibilità concrete e altrettanti orizzonti ancora sconosciuti anche per loro stessi. Purtroppo per noi sarà assente il nostro miglior tennista, almeno a guardare la classifica ATP, Matteo Berrettini, infortunatosi ancora una volta ai muscoli dell’addome dopo il forfait all’Australian Open per lo stesso motivo.
Sinner quest’anno ha vinto quattro tornei, battendo in finale gente come Diego Schwartzman e ha dimostrato all’US Open, dove è arrivato al quarto turno, e alle ultime Finals ATP di poter iniziare a dire la sua anche contro i grandi totem del tennis contemporaneo. Lorenzo Sonego ci ha fatto soffrire ed esultare durante un Open d’Italia davvero fantastico, in cui si è fermato solo in semifinale, Fabio Fognini non è più ai livelli del 2019, quando vinse l’Open di Montecarlo ma soprattutto in Coppa Davis è ancora un osso duro, Lorenzo Musetti è ancora più giovane di Sinner e ha dimostrato, come contro Djokovic al Roland Garros, una classe che deve essere coltivata per tirarne fuori un grande tennista.
Con questi uomini a cui non sappiamo bene cosa chiedere e che cresceranno insieme durante la competizione, sfideremo nel round robin di Torino due squadre complicate. La prima che dovremo affrontare sarà la Nazionale degli Stati Uniti. Il capitano Mardy Fish si affiderà ai due giganti Reily Opelka e John Isner, due che possono dare fastidio a tutti grazie al loro servizio stratosferico. Insieme a loro è stato convocato poco prima della partenza per l’Italia Frances Tiafoe, che vinse una partita già persa proprio contro Sinner al torneo di Vienna.
Gli USA sono una squadra molto difficile da affrontare, che dà il 110% in Nazionale per la Coppa Davis come faranno anche i tennisti della Colombia, la nostra seconda avversaria. Molto forte il doppio formato da Juan Sebastian Cabal e Robert Farah, mentre i singolaristi Daniel Galan e Nicolas Mejia sono di sicuro battibili ma comunque difficili da affrontare in questo contesto.
Se il nostro girone sarà di sicuro molto tirato, anche gli altri non saranno una passeggiata. La Spagna a Madrid non avrà a disposizione Rafael Nadal e deve affrontare l’Ecuador e soprattutto la Russia senza il giovanissimo Carlos Alcaraz positivo al Covid. I russi schierano il trio Daniil Medevedev, Andrey Rublev e Aslan Katarsev e possono tranquillamente puntare alla vittoria finale anche solo per le vittore che quest’anno hanno inanellato i tre.
Sempre a Madrid si sfideranno poi il Canada senza Felix Auger-Aliassime, il Kazakistan di Alexander Bublik e la Svezia dell’altro giovanissimo Mikael Ymer, un girone dove può succedere di tutto e dal quale sembra difficile possa arrivare la squadra vincitrice. Il girone C si disputerà invece a Innsbruck e si daranno battaglia due grandi favorite, la Francia di Gasquet e la Gran Bretagna di Norrie, a cui cercherà di dare fastidio la Repubblica Ceca.
Al Pala Alpitur di Torino invece scenderanno in campo anche le squadre del girone D, con l’Ungheria potenziale vittima sacrificale della Croazia di Cilic, che può schierare il migliore doppio del mondo, Pavic–Mektic, e dell’Australia di Alec de Minaur. Chi vince questo girone ai quarti prende la vincitrice del nostro gruppo. Per questo motivo, la sfida Croazia-Australia è da seguire con molta attenzione. Infine sempre a Innsbruck quello che poteva essere il girone di ferro ma, causa assenze ha un favorito d’obbligo. La Serbia di Djokovic affronta la Germania senza Zverev e l’Austria senza Thiem.
Il regolamento della Coppa Davis è dal 2019 diverso rispetto a quello a cui eravamo abituati. Dopo questo primo round robin, ci saranno i quarti di finale e noi potremmo giocarli a Torino contro la vincente del girone D. Dopo i quarti tutti a Madrid, dove ci sarà la Final Four. Se le cose vanno come meglio non potrebbero andare, noi andremo nella parte in cui c’è la prima del gruppo B, non il girone più difficile del lotto.
I giocatori ci sono, c’è la nostra arena, già testata per le ATP Finals, c’è anche un cammino possibile in cui potremmo avere una strada più agevole del previsto verso una grande risultato, ma soprattutto c’è il tennis italiano ed erano anni e anni che guardavamo questo sport sapendo di poter raggiungere solo determinati livelli. Oggi nessun orizzonte ci è negato ed è con questo spirito che dovremmo affrontare ogni game di questa Coppa Davis che, bene ricordarlo e sottolinearlo, chiuderà il 2021 sportivo italiano. E non aggiungiamo altro.