Come ha fatto l’arbitro di Sinner-Tsitsipas a commettere il grave errore: c’è una spiegazione
Un errore così non si ripeterà più. Dal prossimo anno l'Hawk Eye, cioè l'occhio di falco, sarà presente anche sui campi di terra battuta. Però la topica del giudice di sedia resta e Sinner ci ha rimesso. Jannik anche per quell'errore è stato eliminato da Tsitsipas a Monte Carlo. E molti oggi ancora si chiedono, a distanza di ore, ma come ha fatto l'arbitro Aurelie Torte ha commettere un errore così? A non vedere che il servizio del greco era fuori e non di poco sulla palla break per Jannik nel quinto game del terzo set?
Perché ha sbagliato Aurelie Tourte a Montecarlo
La risposta a questa domanda è semplice, o quantomeno lo sembra. Si può sbagliare e purtroppo, stavolta, il danno è stato fatto a Sinner. La storia del tennis è colma di errori questo tipo, che hanno stravolto l'esito di incontri importanti e hanno inciso su diverse carriere. Il problema reale però è un altro: sulla terra rossa non ci si affida all'Hawk-Eye, determinante sulle altre superfici ormai dal 2006.
Come funziona Hawk-Eye, il VAR del tennis
La tecnologia dell'Hawk-Eye è un sofisticato sistema elettronico utilizzato per tracciare le traiettorie delle palline e determina con precisione il punto di atterraggio della pallina stessa. Naturalmente fa fede, anche se non è perfetto al cento percento. Ma il margine di errore è risibile, 2.2. millimetri. Ma quando c'è tocca affidarsi a lui, ed è un bene.
Attorno al campo installate più telecamere ad alta velocità, una decina, che catturano il movimento della pallina da ogni angolazione. Le immagini vengono elaborate in tempo reale da un sistema informatico. Il sistema utilizza più angolazione per triangolare la posizione esatta della pallina nello spazio tridimensionale. Il sistema calcola la traiettoria della palla, compresa la traiettoria in vola e il rimbalzo. I tennisti hanno a disposizione due chiamate per ogni set.
Perché l'Hawk Eye non si usa nei tornei sulla terra rossa
Un problema è dovuto proprio alla terra rossa. Perché le altre superfici non si modificano durante l'incontro. Ma per la terra è diverso, basta un colpo di vento per scombinare il campo – e con pioggia leggera si può anche giocare. Quindi è molto più complesso in sé il passaggio sul rosso. Questi cambiamenti continui richiedono una ricalibrazione costante del sistema per mantenere la precisione. Ricalibrare il sistema è complicatissimo, oltre che lungo e soprattutto costoso. Perché installare e fare la manutenzione è complicato, costa 40.000 dollari per ogni campo.
E soprattutto il segno resta. Quindi per evitare questi problemi si è deciso di tenere il metodo tradizionale. E in caso di errori il giudice di sedia scende dal seggiolone e va a controllare. Non avere l'occhio di falco è costato caro e amaro a Sinner, e pure al giudice di sedia francese.
Dal 2025 Hawk Eye sulla terra e addio ai giudici di linea
Dal 2025 cambia tutto. Intanto perché l'occhio di falco sarà obbligatorio anche nei tornei sulla terra battuta. Perché verranno automatizzate le chiamate sugli ‘out', così verranno anche cancellate una sfilza di polemiche, in particolare nei tornei sulla terra battuta. Verranno così uniformati tutti i tornei con il giudice di sedia in alto a decidere e a controllare che la tecnologia funzioni.
Quando è stata annunciata la grande novità, il presidente dell'ATP Andrea Gaudenzi dichiarò: "Si tratta di un momento storico per il nostro sport e di una decisione arrivata dopo lunghe riflessioni. La tradizione è fondamentale nel tennis e i giudici di linea hanno ricoperto un ruolo fondamentale negli anni, ma abbiamo la responsabilità di dover abbracciare l’innovazione e le nuove tecnologie. A partire dal 2025 offriremo il sistema di arbitraggio più accurato possibile, cosa che anche questa disciplina merita".