Cobolli urla qualcosa in italiano, ma l’arbitro capisce tutto: warning nel match contro Medvedev
Flavio Cobolli è uscito di scena nei quarti di finale a Pechino contro un ottimo Daniil Medvedev. Il risultato di 6-2, 6-4 per il tennista russo è forse troppo pesante per l'azzurro che soprattutto nel primo parziale ha giocato spesso alla pari, non finalizzando purtroppo le tantissime palle break a disposizione. Molto divertente in particolare una scena con protagonista Cobolli, che si è lasciato andare ad uno sfogo in italiano. Una situazione che non è sfuggita all'arbitro.
Cobolli urla una parolaccia in italiano, l'arbitro non perdona
Al termine di uno scambio molto duro nell'ennesimo game combattuto, Flavio ha lottato come un leone ma ha trovato di fronte il solito muro russo che ha ribattuto colpo su colpo. Alla fine del punto, il classe 2002 si è lasciato andare ad una plateale recriminazione: "Ma vaffan…. va", con tanto di gesto di accompagnamento. Con chi ce l'aveva Cobolli? Con la panchina, come sottolineato in telecronaca? Con sé stesso per una scelta errata, o con la sfortuna? Difficile dirlo.
Ammonizione per il tennista italiano, che ha lottato come un leone contro il russo
Fatto sta che il giudice, comunque ha dimostrato di conoscere l'italiano (anche se l'espressione utilizzata da Cobolli è abbastanza nota a livello internazionale) e ha sanzionato con un warning il tennista azzurro. Quest'ultimo non ha fatto una piega, e ha proseguito il suo match di grande sostanza.
Purtroppo non è bastata a Cobolli una prestazione di alto livello contro il russo molto concentrato. Per il tennista italiano resta la soddisfazione di aver centrato il sesto quarto di finale in stagione, il settimo complessivo, e di essere arrivato in top 30. Peccato per le 11 palle break non concretizzate: questo il principale rimpianto di Flavio che sicuramente saprà trarre la giusta lezione da questo match.