Cobolli schietto su Sinner: “Meno male che se ne è andato”. Intorno a lui ridono tutti
La vittoria di Flavio Cobolli ha permesso all'Italia di battere l'Olanda nell'ultima partita del girone di qualificazione della Coppa Davis. Il tennista toscano s'è tolto un peso dallo stomaco (il ko contro il Belgio) e la grande soddisfazione di alzare le braccia al cielo nel torneo "dell'insalatiera" che gli Azzurri hanno conquistato un anno fa. A testimonianza di quanto avvertisse la pressione di un incontro del genere, il 22enne di Firenze s'è lasciato andare a una battuta a caldo su Jannik Sinner. "Meno male che se ne è andato…", ha ammesso con ironia facendo riferimento alla soggezione di trovarsi sotto gli occhi del numero uno al mondo, che ti guarda così da vicino. E un po' di imbarazzo magari lo crea. "In effetti, ho sentito un po' di pressione", è stata la replica alla domanda proprio sul campione degli US Open.
Il conforto dell'ilarità suscitata nel pubblico lo ha aiutato a proseguire nel discorso. Gli azzurri avevano già il tasca il biglietto per la Final 8 di Malaga, grazie alla sconfitta del Belgio contro il Brasile, ma con i Paesi Bassi non bisognava accontentarsi né fare calcoli: in palio c'era il primato del gruppo, dettaglio statistico fondamentale per evitare di affrontare ai quarti un avversario tosto come la Spagna di Carlos Alcaraz. Missione riuscita: Australia o Argentina sarà il prossimo confronto a metà novembre.
Cobolli non sta nella pelle. Fa l'ultimo punto e può esultare finalmente. Le critiche (alcune anche pesanti) ricevute dopo il ko nel precedente incontro le spazza via con parole di fiducia, rifilando una stoccata (nemmeno tanto velata) a chi forse è stato troppo severo nei suoi confronti. "È sempre stato il mio sogno indossare questa maglia, adesso aver vinto la mia prima partita mi rende orgoglioso e spero di aver reso orgoglioso anche qualcuno di voi". Poi arriva il passaggio su Jannik che ricama prendendo spunto da una riflessione di Berrettini. "Come ha detto Matteo, anche a me Jannik ha messo un po' di pressione… menomale che se n'è andato!".
A proposito di Berrettini, a cui è legato da un'amicizia nata sui campi da ragazzini, lo ringrazia per tutto il supporto che gli ha fornito. E il fatto che Cobolli abbia assistito quasi di soppiatto agli scambi finali del match vinto dall'amico romano è la riprova ulteriore di quale unione ci sia. "Volevo ringraziare una figura importante per me come Matteo, mi ha aiutato molto in questi giorni insieme a mio padre e a tutto lo staff. Metto sempre tutto quando scendo in campo, figurati se non lo faccio in Davis. Mi è dispiaciuto perdere l'altro giorno, per fortuna che oggi ho vinto altrimenti questa notte non sarei riuscito a dormire".