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US Open 2024 di tennis

Clima ostile intorno a Sinner agli US Open: “Alcuni tennisti sono arrabbiati, non resteremo zitti”

Kyrgios ha ancora una volta attaccato Sinner per il caso Clostebol, facendosi portavoce del malcontento di altri colleghi arrabbiati per la presunta disparità di trattamento.
A cura di Marco Beltrami
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Nick Kyrgios sta facendo parlare di sé più per le parole su Sinner che per le sue performance tennistiche. Fermo ai box da tempo per problemi fisici, l'australiano ha riservato bordate al tennista italiano dopo il caso dell'assoluzione per la positività al Clostebol. Nel suo ultimo intervento social, Kyrgios ha spiegato di non avere nulla di personale contro Jannik, ma di non voler restare in silenzio di fronte a quella che a suo dire è un'ingiustizia. Nick si è fatto portavoce del malcontento di altri colleghi negli Stati Uniti.

Kyrgios torna sul caso Sinner, e chiede giustizia per i colleghi

Infatti l'ex finalista di Wimbledon, commentando un video relativo all'ultima intervista di Sinner sulla possibilità di essere intervistato proprio da lui, ha chiarito i motivi dei suoi strali riportando anche la rabbia di altri colleghi che invece sono stati fermati preventivamente a lungo prima del verdetto definitivo: "Come atleti, utilizziamo le nostre piattaforme per assicurarci che le cose siano giuste e uniformi. È tutto quello che ho fatto. Alcuni giocatori sono arrabbiati".

Complimenti per Sinner dal punto di vista tennistico, ma nessuna volontà dal suo punto di vista di fare sconti al giocatore italiano: "Sappiamo che Sinner è incredibile, un grande tennista e uno dei volti principali dello sport. Ma se vi aspettate che restiamo in silenzio… non lo faremo". Insomma Kyrgios continua ad affondare il colpo con buona pace del verdetto del tribunale indipendente che ha assolto il numero uno al mondo, e della motivazione per cui lui non è stato fermato al contrario di alcuni colleghi.

Sinner non risponde a Kyrgios, la superiorità di Jannik durante gli US Open

Un atteggiamento diametralmente opposto a quello del tennista italiano che non ha voluto alimentare ulteriori polemiche, sfoderando un atteggiamento molto signorile. Nonostante infatti Kyrgios si sia detto pronto a non essere più "ospitale" con Sinner negli spogliatoi, Jannik si è mostrato superiore: "Non voglio rispondere a quello che ha detto. Ognuno è libero di dire tutto. Va bene. Se è così, vediamo. Se m'intervista? Sarà diverso di sicuro (ride). Non so cosa dire. Forse dico qualcosa ora e poi invece la reazione sarà diversa. Sono sempre abbastanza rilassato. Sono uno che dimentica le cose abbastanza in fretta. Ognuno è libero di dire tutto".

Kyrgios dunque, per Jannik, può dire tutto quello che vuole. Il giocatore italiano al momento è concentrato solo sul campo e sugli US Open, che lo vedono ancor più favorito dopo l'eliminazione a sorpresa di Alcaraz e Djokovic.

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