Clamoroso Djokovic, è subito fuori a Indian Wells. Poi fa il misterioso: “Succede sempre qualcosa”

Novak Djokovic si ferma clamorosamente a Indian Wells: il serbo è stato eliminato a sorpresa da Botic Van de Zandschulp all'esordio del Masters 1000, esattamente come un anno fa quando a mandarlo a casa fu il lucky loser Luca Nardi. L'uscita dal torneo fa clamore perché è la prima volta dal 2018 che il numero 7 al mondo perde tre partite consecutive e le sue dichiarazioni dopo l'eliminazione fanno riflettere.
Dopo 2542 giorni il tennista più titolato si ritrova a fare i conti con una realtà alla quale non è abituato, resa amarissima dal 6-2 3-6 6-1 trovato contro l'olandese che apre una voragine. "Per me è stata una brutta giornata in ufficio" ha detto Djokovic, ma le sue parole fanno preoccupare per la condizione fisica. Per lui è la seconda eliminazione al debutto in un torneo nel 2025, dopo quella di Doha trovata contro Matteo Berrettini.
Djokovic eliminato a sorpresa all'esordio a Indian Wells
Per la seconda volta dal 2018 il serbo perde tre partite di fila nel circuito ATP. Questa volta è stato Botic Van de Zandschulp, già giustiziere di Alcaraz a New York lo scorso settembre, a infliggere la dolorosa eliminazione a Djokovic nella partita d'esordio a Indian Wells che riapre vecchie ferite. C'è però un velo di mistero nelle parole del numero 7 al mondo, amareggiato per l'eliminazione ma piuttosto criptico nell'intervista post gara.
La stampa gli ha chiesto se avesse sofferto di qualche problema fisico durante la partita ma il tennista non ha voluto dare certezze, lasciando un messaggio difficile da interpretare: "Succede sempre qualcosa, ma non ne voglio parlare. Non ci sono scuse per una cattiva prestazione oggi". Dopo la sconfitta nel primo set sembrava pronto alla rimonta con la vittoria nel secondo parziale, ma alla fine l'olandese gli ha impedito di completare la rimonta.
C'è poi la questione del campo che amareggia Djokovic: "Mi dispiace per come ho giocato, considerando come mi sono allenato in questi giorni. La differenza tra il centrale e gli altri campi è enorme: lì la palla rimbalza più in alto rispetto ad alcuni campi in terra battuta. Ho faticato molto su questo aspetto, non riuscivo a trovare ritmo".