Chi sono i “Carota Boys” che seguono Sinner ovunque (e perché lo fanno)
Jannik Sinner è uno dei grandi protagonisti del tennis mondiale. Il suo talento e il suo modo di stare in campo ne fanno uno dei tennisti più apprezzati e amati in circolazione e infatti non gli manca mai il sostegno di pubblico e tifosi. Tra questi c'è anche chi ha trovato un modo molto particolare per manifestare il proprio supporto al giocatore italiano. Si tratta delle ormai famose "carote umane".
Chi sono questi ragazzi che indossano dei costumi da carota? E perché sono presenti durante le partite di Jannik Sinner? Quelli che si fanno chiamare come i "carota boys", si sono già messi in mostra durante gli Internazionali d'Italia a Roma facendosi sentire sugli spalti in occasione dei match del giocatore italiano. Un successo clamoroso per questi sei coloratissimi ragazzi, che hanno deciso di seguire ovunque il proprio beniamino.
Non si tolgono mai questo costume arancione e girano così per le strade delle città dove il loro idolo sta disputando un torneo interagendo con altri tifosi e appassionati che non perdono occasione per farsi foto con loro. Quando poi gioca Sinner, la squadra delle carote si sposta sulle tribune e si scatena per cercare di incoraggiare l'altoatesino. Si tratta senza dubbio di uno degli spettacoli più suggestivi dei tornei del circuito che vedono la partecipazione dell'altoatesino.
Più volte in passato Sinner ha raccontato il suo primo incontro con i "Carota boys" e si è sempre mostrato entusiasta riguardo i suoi colorai tifosi: "Non ho idea di dove vengano. Quando sono entrato in campo ho pensato ‘Okay, benvenuti ragazzi. È un piacere avervi qui!'". Ma perché secondo Jannik, questi ragazzi si vestono così: "Ho i capelli arancioni e mangiavo molte carote a Vienna. È un bel soprannome!".
Ma cosa successe a Vienna e perché Sinner mangiò delle carote in campo durante un match? Questa la sua spiegazione a Sky: "Ero sul centrale di Vienna, e non avevo mangiato tanto prima della partita. Arrivo ad un certo punto nel secondo set e avevo tanta fame. Ho chiesto aiuto ad un collaboratore che era lì ed è uscito dal campo. Ha preso le carote, un pezzo di pane e una mela. La carota l’ho subito mangiata e poi ho vinto. Dopo mi sono arrivati tanti messaggi a me e al mio preparatore ‘ma perché la carota?', ho risposto a tutti che avevo fame".